Dal Santuario di Montevergine a quello di Assisi. Il presepe della Misericordia quest’anno sarà esposto nella città di San Francesco. Dopo la straordinaria tappa dello scorso Natale in piazza San Pietro a Roma, le statue in terracotta dipinta, realizzate dai maestri napoletani Cantone e Costabile, saranno allestite davanti la Basilica Inferiore del Santuario di San Francesco. Ultimate la scenografia di Giuseppe Viscardi e le decorazioni di Pietro Petrozzino, sabato scorso il presepe è partito alla volta di Assisi, dall’Abbazia di Loreto a Mercogliano, dove è stato conservato in questi mesi.
L’inaugurazione è prevista per l’8 dicembre. Nel giorno dell’Immacolata, che dà inizio ufficialmente alle festività natalizie, alla cerimonia organizzata insieme alla regione Campania presenzieranno anche i monaci benedettini e l’Abate di Montevergine Riccardo Luca Guariglia. Non mancherà la comunità del Partenio che già lo scorso anno ha voluto raggiungere la capitale per assistere all’accensione dell’albero e del presepe in Vaticano. Diversi i comuni che stanno organizzando i pullman per partecipare alla celebrazione, durante la quale sarà accesa anche la lampada votiva che illuminerà per tutto l’anno il sepolcro di San Francesco, grazie all’olio donato quest’anno dalla Campania.
Una tradizione, quella presepiale, legata da sempre al Santuario di Montevergine, dove sono esposti presepi provenienti da diverse parti del mondo donati da maestri artigiani. Ad Assisi arriveranno non solo la bellezza e la perfezione artistiche della tradizione artigianale napoletana, ma la pace e la misericordia, racchiuse nel messaggio che attraverso il presepe l’Irpinia porterà nella cittadina umbra. Le 18 figure, alcune alte fino a 2 metri, distribuite in 16 metri di larghezza, 6 di profondità e 7 di altezza, rappresentano infatti le 7 opere della Misericordia. Anche quest’anno il volto della Madonna di Montevergine farà da sfondo alla grande scultura che i pellegrini potranno ammirare anche oltre il periodo natalizio. Il presepe resterà infatti in esposizione almeno fino al 2 febbraio. Poi si deciderà se farlo tornare a casa, o lasciarlo in una delle più grandi mete religiose d’Italia, in attesa di una eventuale prossima destinazione.