…In verità a vedere Franco Arminio così, seduto sul divano in piazza a Bisaccia con Brunori e Dimartino nell’ultima sera del festival Altura, non verrebbe in mente la parola malinconia. Ma questo è il nostro umile giudizio, che non è quello di Ciriaco De Mita. Il sindaco di Nusco attacca lo scrittore all’assemblea dei sindaci dell’area pilota. “Ho visto di un convegno dei poeti a Bisaccia. Del poeta della malinconia, non della speranza. Lui è stato collaboratore delle aree pilota e voleva essere coinvolto anche in Alta Irpinia, ma noi avevamo già concluso. I poeti aiutano, ma non sono lo strumento della decisione. E quando i poeti sono stati coinvolti i risultati non sono cresciuti“.
Mandiamo indietro il nastro. Le parole di De Mita non suonano certo casuali. Arminio nell’intervista all’Huffington Post ha parlato a lungo di aree interne, della necessità di un ministero ad hoc. Un dibattito ripreso dal Quotidiano del Sud che sta ascoltando in questi giorni vari esponenti politici. Tra questi c’è Gerardo Bianco, altro bersaglio dell’ex premier anche se non nominato direttamente nell’assemblea di Nusco. “Noto una decadenza della classe dirigente della nostra provincia. La cosa che mi ha dato fastidio è il giudizio sull’area pilota come centro di potere – qui vengono riprese le parole di Bianco -. Mi chiedo, ma quale sarebbe il potere nell’area pilota?“. Poi De Mita chiude con un invito ai sindaci: “Non sarebbe male che i sindaci spiegassero limiti e opportunità del progetto ai loro cittadini. Questa non può essere un’operazione che ci raccontiamo da soli…“.
A Nusco, altro pezzo della cronaca, i sindaci danno l’ok a un’intesa di massima per l’ingresso dei 25 comuni in ogni percorso. Dalla forestazione alla cultura, ogni primo cittadino potrà prendere parte all’eventuale partenariato o riunione, anche se il comune non è direttamente interessato dall’azione specifica. La proposta di Salvatore Vecchia viene quindi approvata. “Ma come criterio“, dice De Mita. Un De Mita che dunque auspica la diffusione delle informazioni sindaco-cittadini. Ma non è la prima volta che ascoltiamo questo desiderio, ed evidentemente altri suoi appelli sono caduti nel vuoto. Da registrare, sempre per la cronaca, come oggi mancassero i rappresentanti dei tre paesi più popolosi dell’Alta Irpinia. Mancava come da mesi a questa parte Calitri. Non c’era Lioni, nonostante le critiche dell’ultima volta da parte di De Mita. E risultava assente anche il primo cittadino di Montella.
Aree interne e Alta Irpinia, i risultati sembrerebbero avvicinarsi ma sulla strada non mancano gli ostacoli. Perché i primi atti approvati andranno più che altro a beneficio di tecnici e consulenti chiamati a stilare il piano forestazione. “Altri fondi sicuri non ce ne sono, ma chi dà giudizi non è classe dirigente. Coinvolgere i consigli comunali” ripete l’ex presidente del Consiglio. E arrivederci a fine agosto o a settembre.