‘Eolico, l’oasi di Conza rischia di diventare il nuovo scempio’

L’allarme viene rilanciato dal sindaco di Sant’Andrea di Conza, Pompeo D’Angola, davanti allacommissione regionale anticamorra a Lacedonia. Il tema è l’eolico selvaggio e gli attentati che si sono verificati in questi anni negli impianti del vento o per gli impianti del vento. Commissione che è pur sempre formata da politici. Come l’assessore alla sicurezzaFranco Roberti, ex magistrato che ha lavorato anche nell’ex tribunale di Sant’Angelo. E l’allarme riguarda lenuove pale eoliche che verranno piazzate a ridosso della diga di Conza della Campania. D’Angola, dopo gli interventi dei comitati, aggiunge:“I cittadini hanno bisogno di concretezza e io parlerò poco. Dico solo che sanno per realizzare un parco eolico a ridosso dell’oasi di Conza della Campania. Quello non è un crinale come il Formicoso. Farò avere in Regione Campania tutti i documenti di questo scempio. Non facciamo diventare l’oasi ciò che sono diventate Aquilonia, Bisaccia e Lacedonia“. Poche voci tra i primi cittadini presenti al teatro di Lacedonia. Mancava quello di Conza per esempio. C’era quello di Bisaccia, paese che ha visto più episodi inquietanti legati alla criminalità del vento. C’era ovviamente il padrone di casa di Lacedonia. La fascia tricolore di Teora e i vicini di Aquilonia, Andretta e Monteverde. La città dell’Alta Irpinia ha comunque lasciato Lacedonia in periferia, martedì 25 settembre. comments