Giornata della Memoria, riconoscimenti per 15 irpini
«Insegnamento ed educazione. Ecco il messaggio che possiamo lanciare in una giornata come questa attraverso la consegna delle medaglie, che certificano l’operato di chi si è sacrificato per la patria. Quello che è accaduto di atroce non deve ripetersi più, in qualunque occasione, anche quotidiana». È il sindaco del capoluogo irpinoGianluca Festaa dare il via al conferimento delle medaglie d’onore ai cittadini italiani, militari e civili, deportati ed internati nei lager nazisti, nel corso delle celebrazioni per laGiornata della Memoria2021. A causa dell’emergenza covid, si sono svolte in videoconferenza e a ranghi ridotti, ma non per questo sono state meno sentite. Ad Avellino hanno ricevuto l’onorificenzaPasquale Donnarumma, in vece dell’omonimo nonno arruolato nella Guardia di Finanza e mandato a combattere in Montenegro, eAngelo Barbarisi, al posto di suo nonno Costantino, costretto alla leva nell’esercito nonostante fosse terzo figlio maschio e spedito in missione in Albania. Entrambi, partiti sotto la bandiera dell’Italia fascista, abbracciarono la causa della Resistenza partigiana e, per questo, vennero deportati nei campi di concentramento. Quindici, in totale, i riconoscimenti consegnati in Irpinia.Oltre ai due già citati, sono state conferite le medaglie a: Felice Ciccone ed Erberto Scalzullo (deceduti, Conza della Campania); Felice Fortunato Francesco Faretra (Grottaminarda); Michele Mocella e Carmine Montemarano (deceduti, Guardia Lombardi); Gaetano Fiorenza, Michele Tolino, Alfredo Vietri e Nunziante Vitale (deceduti, Montoro); Eugenio Merullo e Carmine Merullo (deceduti, Roccabascerana); Nicolino Riziero De Angelis (deceduto, Solofra). È stato il Prefetto di Avellino, Paola Spena,a coordinare i collegamenti con i primi cittadini nei comuni di riferimento, i premiati o gli eredi. Non sono mancati i saluti del Presidente della Provincia Domenico Biancardi, i responsabili delle Forze dell’Ordine e dell’Esercito, e i rappresentanti del mondo della scuola che, con un intervento della professoressa Ilenia Doria e degli studenti del Convitto Nazionale di Avellino, hanno avanzato riflessioni sul razzismo e la xenofobia, da non sottovalutare ancora oggi. comments