Festa in paese a Lioni per il passaggio del Giro d’Italia e ansia sul tratto tra fontana Gavitoni e contrada Oppido dove una moto con a bordo un fotografo accreditato e il suo autista è finita contro il guard rail. La Bmw ha perso aderenza e probabilmente il surriscaldamento dei freni ne ha impedito il controllo. Illeso il fotografo giapponese, mentre per l’autista italiano si è reso necessario l’intervento del 118. Si ipotizza frattura della gamba sinistra. La presenza di balle di fieno a protezione del guard rail ha attutito l’urto. Era una tappa insidiosa. Tanti i saliscendi. E nel tratto tra l’altopiano del Laceno e Lioni tensione per il brecciolino sulla strada. Curve, polvere e ghiaia hanno fatto il resto. Una situazione già segnalata dall’organizzazione del Giro il giorno prima. Ciclisti in netta difficoltà dopo l’Altopiano anche a causa del dislivello. La moto è del fotografo giapponese Yuzuru Sunada. La corsa è stata in parte condizionata su quel tratto. Mauro Vegni, ai microfoni di RaiSport: “Ci siamo trovati di fronte alla caduta della moto di un fotografo. Abbiamo mandato i regolatori. Eravamo molto vicini al gruppo di testa. Il gruppo in fuga era formato da un corridore che aveva già allungato e da sei-sette corridori che seguivano. La nostra azione è stata fatta sulla base del numero dei corridori. E’ stato fatto tutto in funzione della loro sicurezza”.
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