Prima conferenza stampa da sindaco di Avellino per Vincenzo Ciampi che nel ballottaggio di ieri ha vinto contro il candidato del centrosinistra, Nello Pizza. L’incontro con i cittadini per il vincitore e i deputati irpini che lo hanno accompagnato nella lunga campagna elettorale, Carlo Sibilia, Maria Pallini, Ugo Grassi e Michele Gubitosa, si è tenuto al Circolo della stampa.
“Ringrazio gli avellinesi che hanno scelto il cambiamento. Ora bisogna realizzarlo, costruirlo quotidianamente con gesti concreti – ha dichiarato Ciampi –. Questo è il momento di dimostrare la voglia di discontinuità che anche Pizza ha invocato. Per noi il cambiamento è partire dalla meritocrazia, dalle competenze, dai giovani, dai disoccupati. Mettere al centro loro”.
Partire, dunque, dai reali problemi del Comune. Casse comunali, vivibilità, sostenibilità. Ciampi al momento non si sbilancia sui conti della precedente amministrazione, ma esprime la volontà di studiarli e procedere: “Quando inizia un nuovo ciclo, è doveroso da parte di chi entra, guardare con attenzione le carte, soprattutto quelle inerenti i bilanci comunali, perché da quello che è stato pubblicato si evincono difficoltà. Doverosa, dunque, un’operazione di trasparenza per i cittadini che devono essere consapevoli”.
Il venir meno del rapporto di fiducia tra cittadini e amministratori, una comunità che non si riconosce più nella classe politica. Questi i motivi principali, secondo Ciampi, che hanno portato gli elettori al voto del cambiamento “rispetto al sistema di potere che ha amministrato Avellino negli ultimi 50 anni”. Per il neosindaco, “il problema non sono le persone – riferendosi ai discorsi in campagna elettorale su De Mita e Mancino -, ma è quella concezione di amministrare la città che non funziona più, perché non è in grado di intercettare le esigenze e i desideri della popolazione. Dietro questa vittoria ci sono innanzitutto fenomeni sociali ed economici che vanno al di là delle persone. Io sono consapevole che la mia umile persona non può da sola incarnare il cambiamento. Non ho vinto io, ma ha vinto il cambiamento. Sicuramente anche grazie a quell’elettorato che si è riconosciuto in liste che nel primo turno erano contrapposte alla nostra”.
Continuerà a girare i quartieri avellinesi e ad ascoltarne personalmente i bisogni, come ha fatto in campagna elettorale. La promessa di Ciampi che esprime anche la volontà di creare dei comitati di quartiere, “dei punti di aggregazione per gli abitanti che possono in questo modo descrivere i problemi e cercare soluzioni. Ma la mia intenzione è anche svolgere consigli comunali nei vari quartieri periodicamente”.
Continua a ribadire, intanto, che se si vuole ottenere un vero cambiamento, non bisogna parlare di poltrone. In merito agli sconfitti del primo turno che gli hanno dato sostegno al ballottaggio e ai quali, aveva detto in precedenza, non avrebbe dato nessun posto in giunta e negli enti partecipati. “Il cambio di mentalità – ha proseguito – impone che questo tipo di discorsi non vada fatto. Ma va formata una giunta di persone competenti che abbiano meriti nel settore del quale andranno ad occuparsi”.
Nessun dissesto economico tra le opzioni di governo per Ciampi “voglio essere il sindaco di questa città – ha infatti precisato – e non il procuratore fallimentare. È chiaro che vanno messe in atto tutte quelle misure economiche, patrimoniali e finanziare per scongiurare questo pericolo. Ma bisogna prima guardare i conti. E il mio interlocutore sarà il consiglio nella sua interezza, in quanto consiglieri della città di Avellino e non come eletti appartenenti a una forza politica, perché in questa fase se si vuole fare un governo di salute pubblica e risolvere i problemi della città, ogni consigliere deve davvero rappresentare la città prima che la propria forza politica”.
E, a tal proposito, il neo sindaco ha dichiarato inoltre: “Non parlerò mai di contratto, di patto o alleanza, perché le convergenze si devono trovare sugli argomenti concreti. Non una maggioranza prestabilita”.