Il Piano di Teora, dalle baracche alle start-up
Verrà inaugurato il 2 agosto il nuovoPip di Teora. Tutti conosciamo i Pip no? In molti casi sono stati quegli spazi creati per imprese artigiane, per le piccole e medie attività di più settori. In molti casi simbolo di spreco post-sisma. Spazi nel deserto, deserto nel nulla. A Teora è accaduto qualcosa di diverso, seppure dopo decenni. C’è un’area lontana dal centro, nei pressi dell’impianto per i rifiuti. Quell’area non parte, nessuno compra i lotti, nessuno produce. Poi arrivano i provvedimenti sull’accelerazione della spesa. Fondi a disposizione per ampliare quell’area inutilizzata. “A che pro?”, si chiede tre anni fa il sindaco Stefano Farina. “Mica posso ampliare il nulla?“. E allora con un po’ di attività amministrativa il sindaco decide di spazzare via una zona prefabbricati a ridosso del paese e di fare lì la nuova area Pip. Proprio con quei soldi dell’accelerazione spesa, due milioni e ottocentomila euro. Si potrebbe pensare a fondi nuovi per vecchi sprechi, è vero. Ma non nel caso di Teora. Qui nel nuovo piano degli insediamenti produttivi sono già undici le attività che lavoreranno. E da subito. Sei attivitàstoricheche già operavano nelle baracche e cinque composte da giovani, un pantalonificio per esempio.Chiavi in mano. “Ed è anche un’operazione di decoro urbano importante– aggiunge il primo cittadino –perché abbiamo tolto amianto e macerie“. I nuovi spazi vengono aperti mercoledì 2 agosto alle 18.00. E’ prevista la presenza del governatore Vincenzo De Luca e di altre personalità. “Decoro urbano e lavoro, quello di cui c’è bisogno oggi lo abbiamo in parte realizzato a due passi dal centro“, dice Farina. comments