Industria Nusco-Lioni, Salzarulo: ‘Possibile nuovo impulso, ma occhio all’ambiente’

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“Come ente non abbiamo direttamente voce in capitolo su fabbriche e depuratori, essendo tutto nel comune di Nusco, se non attraverso l’Asi”. A parlare è il sindaco di Lioni Rodolfo Salzarulo, primo paese a valle dell’insediamento industriale di contrada Fiorentine,primo comune tra quelli interessati dal Contratto di Fiume a ricevere le acque dell’Ofanto dopo l’intersezione con le fabbriche di Nusco. Andiamo con ordine: nell’area industriale di Nusco-Lioni-Sant’Angelo gli impianti sono tre. C’è una prima fase di depurazione, segue quella di scarico con separazione di acqua e liquami e una terza di trattamento dell’acqua per uso industriale. “L’impianto deputato alla seconda fase è obsoleto – continua Salzarulo – e viene utilizzato anche per il percolato proveniente dai rifiuti solidi in conto terzi. Quante volte questo avviene non lo so, ma accade”. Rodolfo Salzarulo Il sindaco lionese, che dovrebbe vedere il governatore Vincenzo De Luca anche per discutere della questione proprio nei prossimi giorni, è chiaro. “Alla depurazione in dieci anni abbiamo destinato 2,5 milioni di euro e a breve inizieranno i lavori di completamento tecnologico della prima vasca del nuovo impianto cittadino. A ciò si aggiunge il progetto di rifacimento delle reti fognarie che nell’ultimo mese ha fatto sì che i tecnici comunali monitorassero tutta la sponda dell’Ofanto in territorio lionese così da sapere chi sversa e come. Ma nell’area industriale sono stati fatti monitoraggi su tutti gli scarichi delle aziende?” Il nodo area industriale è centrale nell’ampio discorso sul Contratto di Fiume, lo strumento che dovrebbe mettere ordine sul tratto irpino dell’Ofanto, che a vario titolo attraversa quasi tutte le aree industriali della zona.“Ho recentemente incontrato i vertici Belmonte e Spiniello a Lioni in una riunione. Sono consapevoli che servirebbero ad Asi e Cgs 10-12 milioni di euro per risanare i debiti e ammodernare gli impianti. Se le cifre sono queste, è chiaro che non tutto possa funzionare al meglio”. Qualche anno fa un articolo sul quotidiano “Il Mattino” denunciava la formazione di strane patine su ortaggi e verdure nelle campagne lionesi contigue all’area industriale. “Non ho più ricevuto segnalazioni per quanto riguarda l’inquinamento ambientale, ma credo dipenda da due fattori – precisa – Perché la Rifometal ha chiuso e perché la ex Almec ha aumentato i controlli”. E’ fiducioso Salzarulo, in De Luca e nella road map cui sta lavorando il Governo Renzi anche in relazione al futuro dell’area industriale. “Se ci saranno politiche fiscali adeguate e interventi di infrastrutturazione, intesa come fibra ottica e collegamenti viari, è possibile dare nuovo impulso all’industria. Dato per archiviato il sogno della Avellino-Rocchetta a servizio del trasporto merci, bisogna intervenire sulla terza corsia tra Avellino e Chiusano e ovviamente completare la Lioni-Grottaminarda”. Infrastrutture e servizi, nota dolente. Il sito dell’Asi vanta la presenza a Nusco di“un moderno centro servizi volto a migliorare l’offerta dei servizi a tutti coloro che operano in quest’area. Il centro ospiterà al suo interno uffici consortili, ristorante – bar, banca, ufficio postale, ambulatorio, uffici di sorveglianza, baby parking, ecc”. Centro Servizi Asi L’edificio è stato realizzato già da diversi anni e risulta abbandonato. Nell’ottobre 2013 fu utilizzato per la ‘Tre giorni per l’Irpinia’ ideata da alcuni sindaci altirpini per discutere della vertenza Irpinia. In un prossimo futuro il centro potrebbe trovare una nuova destinazione d’uso.