Ha valicato i confini provinciale l’emergenza relativa al fiume Ofanto, dopo i prelievi dell’Arpac effettuati nei mesi di giugno e luglio che hanno rilevato la presenza di mercurio in concentrazione superiore almeno tre volte rispetto ai limiti consentiti dalla legge. L’allarme è alto anche in Puglia e Basilicata, regioni attraversate dal corso d’acqua.
Così il senatore pentastellato pugliese, Ruggiero Quarto, ha sollevato la questione, portandola all’attenzione di Palazzo Madama, attraverso un articolato intervento in cui ha esposto la situazione inerente il fiume che nasce a Torella dei Lombardi. «Abbiamo appreso che in seguito ad attività di campionamento e analisi delle acque del fiume Ofanto effettuate dal Dipartimento Arpac di Avellino, nel territorio di Conza della Campania, sono state rilevate concentrazioni di mercurio superiori alle massime ammissibili. In seguito ai preoccupanti dati emersi, trasmessi ai comuni interessati lo scorso 24 luglio, i comuni dell’alta valle dell’Ofanto di Calitri, Morra, Teora, Gonza della Campania e Cairano hanno ordinato in via precauzionale il divieto assoluto di utilizzo a qualsiasi fine, compresi gli usi irrigui e zootecnici, delle acque del fiume e di quelle dei pozzi alimentati dal fiume stesso – si legge nell’intervento del senatore pugliese -. La notizia è particolarmente allarmante e siamo molto fiume. Chiediamo, pertanto, di potenziare il monitoraggio ambientale, estendendolo verso la foce e finanche al mare, e di approfondire il quadro conoscitivo tramite una maggiore capillarità nelle determinazioni analitiche, sia nei corsi d’acqua che alimentano il fiume e sia su terreni e sedimenti fluviali del bacino. Chiediamo la massima attenzione per questo importante corpo idrico – ha concluso Quarto – anche perché finora è stato fatto poco o nulla per tutelare un territorio che racchiude oltre alle bellezze paesaggistiche e ambientali, anche un patrimonio storico, artistico e culturale dalle potenzialità inespresse».
A livello locale sono invece le associazioni a muoversi in modo deciso: nel pomeriggio di domenica 18 agosto, infatti, presso la sala consiliare del Municipio di Lioni, si terrà una manifestazione organizzata dal “Comitato Irpino Benessere e Legalità”. Sensibilizzare cittadinanza e istituzioni sull’inquinamento del corso d’acqua è l’obiettivo dell’incontro, nel corso del quale si discuterà anche delle iniziative da programmare e intraprendere per sollecitare la Provincia di Avellino e altri soggetti istituzionali o enti, a intervenire tempestivamente per affrontare e risolvere una problematica che, dopo i dati diffusi dall’Arpac, comincia a preoccupare la comunità irpina, ma anche quelle di Puglia e Basilicata.