La Campania spinge: ‘La sorgente di Cassano all’Irpinia’
A Cassano Irpino focus su treno, ambiente e sviluppo sabato mattina. Il desiderio è quello già espresso. Dalla Regione, dalle comunità. Far sì che la sorgente di Cassano, la Pollentina, venga gestita dall’Irpinia e non più da Acquedotto Pugliese. Non è campanilismo, ma secondo il vicegovernatoreFulvio Bonavitacolasi dovrà pur tenere conto della nuova situazione. “Abbiamo detto sempre con grande chiarezza, e ribadisco quanto già evidenziato dal presidente De Luca, che con la derivazione di acqua dalla diga di Conza verso la Puglia si è determinato un quadro diverso rispetto al passato“, dice Bonavitacola da Cassano. Parla dei litri d’acqua al secondo filtrati dalpotabilizzatore tra Conza e Cairano da poco entrato in funzione a pieno regime(foto in basso).Dall’Ofanto alla diga, dalla diga all’impianto e poi verso la Puglia. Da qui l’idea di utilizzare Cassano solo per la provincia di Avellino. “In termini di saldo, di dare-avere della risorsa idrica– ha continuato il numero di Palazzo Santa Lucia –l’attuale situazione deve comportare una restituzione al territorio irpino delle sorgenti di Cassano. Naturalmente non è una decisione unilaterale, comporta un’intesa con Acquedotto Pugliese e Regione Puglia. Ma intendiamo portare avanti la richiesta“. Richiesta che, bene ricordarlo, non è una passeggiata. Sempre vivo il ricordo dello scontro De Luca-Emiliano sul cantiere della galleria idrica Pavoncelli Bis a Caposele. Intanto l’estate 2018 non è stata tragica sul fronte idrico. Vuoi per il meteo, vuoi per l’accordo dell’anno precedente che stabilire una ripartizione soddisfacente. Ma il futuro? Di sicuro non tutto dipende dall’accordo Campania-Puglia. “I problemi di casa nostra non mancano, li conosciamo benissimo. Peròfar fallire Alto Calore sarebbe un grande errore“, puntualizza Bonavitacola. comments