Vittime di tratta, maltrattate in famiglia ma non solo. A Lacedonia apre una casa rifugio per le donne che subiscono violenze di ogni tipo. E’ un altro tassello per una comunità solidale in Alta Irpinia. L’iniziativa è stata presentata stamattina in Comune, a cura che cooperativa che gestirà il servizio “Città della Luna”. In stretta collaborazione, ovviamente, con il consorzio dei servizi sociali e con le forze dell’ordine.
Il sindaco Antonio Di Conza: “Negli anni a Lacedonia abbiamo perso molti servizi, come il giudice di pace, ma stiamo recuperando aprendone altri, in particolare quelli di assistenza alla persona. C’è una buona rete di accoglienza e collaborazione. Una struttura gratuita per costruire un sistema di accoglienza per minori stranieri non accompagnati, grazie alla Diocesi, e ora un’ulteriore occasione che stiamo presentando”.
Il presidente del Consorzio Stefano Farina si augura che questa casa sia vuota, che non ci sia bisogno di accogliere vittime. “Ma mi rendo conto che sarà difficile. Ad ogni modo sono particolarmente soddisfatto dell’inizio di questo percorso, in continuità con il centro antiviolenza che abbiamo già istituito con servizi sociali”.
Vicini all’iniziativa anche i carabinieri. “La problematica esiste. Ci auguriamo che lo spazio sia vuoto ma non sarà così. Siamo comunque a disposizione per ogni aspetto che riguarda il nostro lavoro”, spiega il maresciallo Andrea Casadei.
Il maresciallo Francesca Bocchino, referente per i femminicidi dell’Arma provinciale, parla di “un’altra importante struttura in provincia di Avellino. Noi come carabinieri abbiamo e avremo sempre un approccio di natura empatica con le persone. Noi la accogliamo e la accudiamo. E se si fidano prospettiamo alle donne dei percorsi che non certo sono brevi, come l’ingresso in una casa rifugio. In queste zone – aggiunge – ci sono anche molte donne vittime di tratta. Ma l’Arma c’è”.