Plastica e ogni altro tipo di rifiuti dispersi nell’ambiente. Con sacchetti, guanti e tanta buona volontà un bel gruppo di persone è partito questa mattina da Ospedaletto D’Alpinolo per ripulire il sentiero del Pellegrino che porta fin su, al Santuario di Montevergine. Guidati dall’associazione Irpini della Capitale che ha organizzato l’iniziativa ecologica “Irpinia Plastic Free”, i partecipanti hanno raccolto diversi sacchi di rifiuti, in particolare bottigliette in plastica e lattine, ma anche pezzi di carta, metallo e altri materiali, persino vecchie porte in legno e vetro abbandonate nel verde, a pochi metri dal Santuario di Mamma Schiavona.
L’iniziativa ha avuto il patrocinio e la partecipazione di tre dei comuni del Monte Partenio, Mercogliano, Ospedaletto D’Alpinolo e Summonte, e la collaborazione dell’Ente Parco del Partenio e di diverse associazioni, tra cui la Pro Loco Mercogliano, la Lumanera, Sogni Ferrati, l’Amdos Mercogliano, Io resto in Irpinia. Gli oltre 4 km in salita non hanno scoraggiato nemmeno gli studenti dell’I.T.E. Luigi Amabile di Avellino che, insieme alla dirigente Antonella Pappalardo e ad alcuni docenti, hanno tolto dal sentiero una grossa quantità di immondizia, con impegno ed entusiasmo, ma anche con la delusione di chi ritrova tanta sporcizia tra le bellezze della natura.
Da un lato il bosco, alberi maestosi, i colori vivaci dell’autunno, gli scorci panoramici che ad ogni tornante si estendevano sempre più sull’Irpinia e sui territori confinanti. Dall’altro l’incuria, l’inciviltà, i rifiuti abbandonati. Un contrasto che dovrebbe far riflette e, soprattutto, agire chiunque. Quella di stamattina non può e non deve essere un’iniziativa isolata e conclusa, ma una delle tante che, a poco a poco, arrivino a coinvolgere sempre più persone. “Sono piccole azioni che insieme formano una grande forza – ha detto il presidente di Irpini della Capitale, Vincenzo Castaldo -. Con queste iniziative vogliamo innanzitutto creare consapevolezze”.
“Iniziative che danno un segnale preciso – ha aggiunto il primo cittadino di Mercogliano, Vittorio D’Alessio -. È bello vedere la partecipazione di giovani e associazioni ed è importante credere nella valorizzazione del nostro patrimonio naturale, del monte Partenio, anche attraverso giornate come questa”.
Sensibilizzare al rispetto per l’ambiente. Questo il messaggio che si vuole lanciare, partendo proprio dalle istituzioni. “La politica, talvolta, è fatta solo di parole retoriche – ha commentato il consigliere comunale di Ospedaletto, Carlo Preziosi – e, di fronte a chi concretamente fa, dovrebbe solo imbarazzarsi”. Così come dovrebbe farlo chi inquina l’ambiente lasciando in esso ogni sorta di materiale. “Un fenomeno gravissimo quello dell’abbandono dei rifiuti – ha dichiarato il sindaco di Summonte, Pasquale Giuditta -, al quale erroneamente ci stiamo abituando. Dobbiamo invece iniziare una lotta contro di esso, un’azione di sensibilizzazione comune per combatterlo e mettere al centro la qualità della vita”.
Con la sinergia tra cittadini, associazioni e enti, si possono migliorare le condizioni nelle quali si ritrova il nostro territorio, con azioni concrete, come quella di oggi, da estendere a tutta la provincia di Avellino. E con una speranza, quella che cominci a cambiare anche il nostro atteggiamento. Che quella mano che lascia cadere a terra la carta della caramella resti in tasca fino al primo cassonetto utile alla raccolta.
Lungo il percorso una riflessione sorgeva spontanea: cosa spinge l’uomo ad abbandonare i rifiuti nell’ambiente? Cosa costa riporli negli appositi cassonetti o, in mancanza di questi, portarli con sé fino a trovarne uno? Non c’è una risposta e non ci sono giustificazioni. Solo tanto disgusto nel camminare e trovare il sentiero dei Pellegrini sporcato dagli stessi o da chi, pensando di trovarsi in un luogo lontano dalla città, si sente libero di renderlo uno schifo. Mentre gli involucri rossi delle caramelle Club, ormai sbiaditi, continuavano a farsi trovare un po’ qua un po’ là, così come pezzi di carta, vecchi manici di scopa che probabilmente sono serviti a sostenere qualcuno lungo la risalita del sentiero. Qualcuno che ha pensato poi di abbandonarli nel luogo meno adatto a ogni tipo di scarto artificiale, la natura. Ma dove, per fortuna, passano anche persone che hanno ancora rispetto per essa e per se stessi.