Miti e leggende, tradizioni popolari ed enogastronomia. A Lioni il week end dell’Immacolata ospiterà la prima edizione di Riti di Fuoco, l’evento dei falò artistici che illumineranno le strade del centro storico, animate da musica, artisti di strada e buon cibo irpino. La conclusione di un programma iniziato il 21 luglio con Terra Arte, iniziativa di sensibilizzazione sulle risorse ambientali dei monti Picentini, e proseguito ad agosto con il concerto di Loredana Bertè. Riti di Fuoco apre il periodo natalizio, portando avanti la tradizione dedicata alla Madonna del fuoco.
Questa mattina la presentazione al Circolo della Stampa di Avellino. 7, 8 e 9 dicembre, il connubio di riti cristiani e pagani, uniti dal calore del fuoco. Ma anche cultura popolare e storia dell’Irpinia. La rievocazione di antiche leggende, lupi mannari, janare e lo scazzamauriello. Un appuntamento importante, finanziato dalla Regione Campania nell’ambito del POC per la promozione turistica, come ha ricordato il sindaco di Lioni Yuri Gioino, “Lioni è l’esempio che le opportunità offerte dalla Regione vengono ben utilizzate. Una programmazione che dura tutto l’anno con una forte valorizzazione dei nostri prodotti e delle aree interne. Occorre sempre più fare rete tra le varie iniziative di ogni comune irpino, ognuno con le proprie peculiarità, e l’aiuto della Regione per rilanciare il turismo, al quale si aggiungono lo spirito di comunità e la riattivazione della tratta turistica Avellino-Rocchetta Sant’Antonio”.
E i riscontri positivi del treno storico, che farà tappa a Lioni l’8 dicembre partendo da Benevento con varie fermate in Irpinia, sono stati sottolineati anche dalla presidente del Consiglio regionale, Rosetta D’Amelio: “Lioni è attraversato dalla ferrovia al centro del paese, che ha portato ricchezza nei servizi e nel commercio. Da abitanti abbiamo una responsabilità in più nei confronti dell’Alta Irpinia. Sul treno ci abbiamo creduto sempre e con questa amministrazione regionale ce l’abbiamo fatta. Il nostro è il treno turistico e storico che ha venduto più biglietti in Campania nel 2018, con una percentuale del 77% dei posti acquistati”.
La D’Amelio fa sapere, inoltre, che la Regione continuerà a finanziare eventi come Riti di Fuoco per i risultati interessanti raccolti dai comuni. “Bisogna, però, fare un salto di qualità – ha dichiarato -, creando una rete che colleghi sempre più le varie aree. E sviluppando eventi durante tutto l’anno, anche in inverno. Con un programma serio che metta insieme le amministrazioni, le associazioni, il terzo settore, competenze e professionalità. La regione recepisce, seleziona e finanzia”.
Suggestioni antiche e tradizioni popolari per richiamare un flusso turistico e rilanciare l’economia del territorio, anche attraverso la sua memoria storica e culturale. “Non è un evento fine a se stesso – ha spiegato la presidente della Pro Loco di Lioni, Maria Antonietta Ruggiero -, ma frutto di una ricerca fatta sul territorio per creare un luogo nel quale far convergere leggende e tradizioni irpine e tramandarle alle nuove generazioni”.
50 stand, 80 artisti di strada, il teatro del Clan H e la musica popolare. E due concerti, quelli di Virginio Tenore (7 dicembre) e Eugenio Bennato (8 dicembre). Un evento per tutte le generazioni, curato dal direttore scientifico Roberto D’Agnese e dal direttore artistico Antonio Sena. “Il centro storico di Lioni sarà diviso in 3 aree, una dedicata ai miti e alle leggende, una alle tradizioni, come la tarantella montemaranese, e un’altra ai concerti. Tre giorni di diffusione della cultura”, ha detto il primo. “Il tutto dedicato alla tradizione della Madonna del fuoco che ha un’origine antica. Un artista adornerà con sculture in legno i falò organizzati dagli stessi lionesi”, ha concluso il secondo.