In occasione della 74esima edizione della Mostra di Venezia avevamo evidenziato come il ministro Franceschini avesse presentato il progetto “Italy for Movies”: un portale nazionale delle location e degli incentivi alla produzione cinematografica. In quella occasione sottolineammo che nessun luogo irpino era stato inserito tra quelli segnalati all’attenzione di produttori o registi, e ci interrogammo sul perché la provincia di Avellino fosse poco appetibile.
Anche la Film Commission della Regione Campania interviene sull’argomento e ci spiega: “Il portale è un progetto promosso dal Mibact in collaborazione con l’associazione nazionale delle Film Commission italiane – la Italian Film Commission – che ha a sua volta richiesto la collaborazione di tutte le Film Commission aderenti all’associazione, fra cui la Film Commission Regione Campania. A questo proposito, ci preme sottolineare che, al momento della presentazione, il portale non era ancora completo di tutte le location da inserire e molte, tra cui Avellino e Calitri, non erano state caricate dai tecnici informatici. Inoltre, non eravamo a conoscenza del caricamento on line contestuale alla presentazione che si rivolgeva prevalentemente agli addetti ai lavori presenti alla Mostra. Difatti, il portale ad oggi non è ancora completo e prevediamo di implementarlo di molte altre location campane, poiché l’idea alla base del portale è quella di arricchirne continuamente i contenuti”.
La Film Commission regionale continua: “Ci teniamo a segnalarvi che, al nostro rientro dalla Mostra, abbiamo subito dato seguito alla vostra segnalazione e provveduto a far risolvere il problema del caricamento; sappiamo che Avellino e Calitri di certo non sono esaustive delle potenzialità dell’Irpinia, ma sono solo un punto di partenza per un percorso più lungo. La FCRC, infatti, anche grazie alla rinnovata attenzione al settore cinematografico della Regione Campania, ha in programma un piano di marketing territoriale, volto al posizionamento della Campania nel mercato delle location cinematografiche e al rilancio dell’identità campana nel suo complesso”.