Mangia la pasta “più pubblicizzata d’Italia” e si spacca i denti: dentro c’erano frammenti di legno | Attentato alla vita

Pasta (Pixabay)-irpiniapost.it
Un rischio per la salute del consumatore: mangiare questa pasta, tra le più note d’Italia, potrebbe avere gravi conseguenze, ecco perché.
Cosa non può mai mancare nella dispensa di un italiano? Non è difficile da indovinare visto che rappresenta uno dei fiori all’occhiello della nostra gastronomia.
Invidiata e desiderata da tutto il mondo la pasta italiana è un’eccellenza a cui proprio non si può rinunciare. La varietà, i formati, le ricette, un piacere per il gusto.
Purtroppo proprio una delle paste più pubblicizzate nel nostro Paese, di un marchio veramente molto apprezzato, acquistato e molto noto, sarebbe al centro di un richiamo, come riportato anche dalla rivista dei consumatori per eccellenza Altroconsumo.
Un richiamo che è conseguenza di un pessimo difetto di fabbricazione.
Un problema per la pasta “più pubblicizzata d’Italia”
Come confermato anche da un articolo della rivista Altroconsumo, a causa della presenza di frammenti di legno in essa contenuti, il gigante della grande distribuzione italiana, Coop, in compartecipazione con il Ministero della Salute, ha dovuto richiamare dal mercato, un lotto di pasta a marchio Fior Fiore Coop. Se anche tu l’hai acquistata, prova a controllare che non sia proprio quella incriminata.
Il formato protagonista del richiamo è pasta di semola di grano duro Calamari da 500 grammi prodotta da Pastai Gragnanesi Società Cooperativa. Il rischio per il consumatore potrebbe essere quello di ritrovarsi sotto i denti, mentre stanno addentando la pasta, piccoli frammenti di legno che potrebbero causare non pochi problemi.

Un rischio per i tuoi denti?
Un richiamo naturalmente precauzionale per il lotto di pasta in questione del marchio Fior Fiore Coop, che non va consumata assolutamente ma anzi, per ottenere il rimborso, va riportata in negozio presso i punti vendita di Coop, con una prova di acquisto. Ma quali sono i numeri di lotto a cui far attenzione e da non mangiare assolutamente?
Il lotto soggetto al richiamo dovrebbe essere il L25 148 2 7. Per essere ancora più sicuri che questo sia il lotto da non consumare, potrebbe essere utile sapere anche che la data di scadenza indicata è quella del 31 luglio 2027, come riportato sia da Coop che dal Ministero della Salute.