“Non avete diritto alle cure” | Così si sono sentiti dire questi italiani una settimana fa: cosa è successo
Addio ai servizi dei medici di base (Foto: Canva) - Irpiniapost.it
Siamo giunti al capolinea dei servizi garantiti dai medici di base, con visite e medicinali ormai impossibile da trovare? Ecco cosa sapere
Sta circolando un allarme in merito all’addio ai servizi dei medici di base, con conseguenze immediate per i cittadini.
Si parla di visite non più garantite e medicinali sempre più difficili da reperire.
Tantissimi cittadini sono già comprensibilmente nel panico, in attesa di risposte.
Addio ai servizi dei medici di base: cittadini in panico
Non resta che dire addio ai servizi dei medici di base, con conseguenze immediate per i cittadini. L’accesso alle cure non sarebbe più garantito e, ormai, sempre più persone avrebbero perso il diritto all’assistenza essenziale. Il venir meno del servizio dei medici di base, dopotutto, significa non poter più contare su visite, prescrizioni e supporto sanitario sul territorio. A questo si aggiunge il problema dei medicinali, che risultano difficili da reperire, rendendo ancora più complesso ottenere cure e trattamenti.
La prospettiva è dunque quella di un contesto in cui, senza medico di riferimento, diventa impossibile ricevere assistenza, con visite che non si riescono più a prenotare e farmaci che non si trovano. Una situazione che colpisce in modo diretto chi ha bisogno di cure e che dipende dal medico di base per la gestione della salute quotidiana. Passa al prossimo paragrafo per scoprire cosa sta accadendo, perché si parla di addio ai servizi e quali sono le cause che hanno portato a questo scenario.

Ecco cosa cambia davvero da oggi: tutti i dettagli
La situazione che ha fatto temere un addio ai servizi dei medici di base e la difficoltà nel reperire visite e medicinali trova una spiegazione concreta. Non si tratta di una cancellazione totale del diritto alle cure, ma delle conseguenze dello sciopero indetto per il 5 e 6 novembre. In queste giornate, infatti, i medici di medicina generale aderenti allo Snami hanno sospeso l’attività, con studi chiusi e limitazioni nei servizi. Lo stop riguarda tutte le componenti della medicina generale.
Restano garantite solo visite urgenti, cure non differibili e assistenza ai malati terminali. Il giorno successivo si ferma anche il settore delle farmacie private, con uno sciopero proclamato dai sindacati per il rinnovo del contratto nazionale. Questa combinazione ha causato difficoltà temporanee nell’accesso a visite e farmaci, motivo per cui la situazione è apparsa come un blocco totale delle cure.
