Non sposarti, non fidanzarti, non convivere | BONUS SINGLE 2026: la cosa migliore che sia capitata ai solitari
Bonus Single 2026 (Foto: Pexels) - Irpiniapost.it
Arriva il cosiddetto Bonus Single 2026: altro che aiuti economici per le famiglie. Ecco in che cosa consiste e a chi spetta realmente
Circola la notizia relativa a un cosiddetto Bonus Single 2026, rivolto proprio a chi vive da solo.
Si parla di una misura nata infatti per “premiare” chi non è sposato, non fidanzato e non convivente.
La proposta, durante il Governo Meloni, viene descritta come molto vantaggiosa per i single.
Ma quali aiuti per le famiglie, arriva il Bonus Single 2026
Incredibile: c’è un Bonus Single 2026 destinato a chi vive da solo? Per ottenere tale beneficio economico sembra tuttavia necessario rispondere a determinati requisiti. Tra questi, spunta non il essere sposati, il non essere fidanzati e il non convivere con nessuno. L’iniziativa viene non a caso descritta come un sostegno rivolto ai single, con l’idea che chi rientra in questa categoria possa ottenere un aiuto economico significativo. Si tratta di una proposta che, almeno sulla carta, appare come una vera novità nel panorama dei bonus.
Proprio perché rivolta ad una platea così ampia di cittadini, la notizia ha subito attirato molta attenzione, generando reazioni e discussioni. Per tali motivi, sempre più persone stanno cercando di capire cosa prevederebbe esattamente il Bonus Single 2026, quale sarebbe la logica dietro questa proposta e come funzionerebbe l’eventuale erogazione. Passa dunque al prossimo paragrafo per avere finalmente tutti i dettagli.

Ecco in che cosa davvero questa misura: tutti i dettagli
Il cosiddetto Bonus Single non è una misura unica e ufficiale. Si tratta infatti di un insieme di agevolazioni già previste e accessibili anche a chi vive da solo. Il termine viene usato per indicare diversi sostegni pensati per chi affronta spese, affitto, bollette e gestione della casa senza poter contare su un secondo reddito. Tra questi rientrano le detrazioni per l’affitto rivolte ai giovani tra i 20 e i 31 anni con reddito contenuto, che permettono di recuperare una parte del canone. Ma anche i vantaggi legati all’acquisto della prima casa per gli under 36 con ISEE entro determinati limiti.
A questi si aggiunge il bonus sociale per luce, gas e acqua, riconosciuto automaticamente a chi ha un ISEE basso, insieme a un contributo una tantum per far fronte al caro-energia. Sono previsti anche fringe benefit, sostegni alla mobilità casa-lavoro, misure di welfare e percorsi di formazione e inclusione dedicati anche ai single, per favorire autonomia e gestione delle spese.
