E comincia anche per Maurizio Petracca la campagna elettorale delle regionali. Questa volta nella lista del Partito Democratico. Inaugurazione del comitato elettorale ad Avellino, piazza Libertà. Al suo fianco tra gli altri Luca Cipriano ed Enza Ambrosone. Ed è quest’ultima a dire: “Maurizio, su di te grande aspettative e grandi responsabilità. I tanti amministratori che ti stanno seguendo raccontano non di un impegno che verrà, ma di un impegno che c’è stato in questi 5 anni. La tua sarà una leadership non di prepotenza, ma di dialogo”.
Continua Luigi D’Angelis, consigliere provinciale e sindaco di Cairano: “Prima di tutto vengono i rapporti umani e quelli con il territorio. Maurizio conosce tutti i territori. Ma questa città non ha mai trovato un vero leader sullo sviluppo. Con Maurizio vogliamo aprire questa tematica, l’area vasta, una visione d’insieme per i cittadini”. Sui temi, D’Angelis batte sull’acqua: “Sarà una nostra sfida il riequilibrio dei rapporti con la Puglia. Daremo risposte al paradosso idrico”.
Conclusioni per Petracca ovviamente: “In questa provincia non è ancora passato un messaggio. Il mondo è cambiato e molti sono ancorati a schemi vecchi di decenni. Ci sono ancora amministrazioni che si svegliano la mattina e pensano che la politica stia lì ad approvare progetti. Non è così. Sono i territori che decidono, che costruiscono processi veri che partono dal basso”. Esprime la contrarietà al biodigestore di Chianche puntando il dito sul livello locale. Poi aggiunge: “Io però non sono in campagna elettorale da oggi, lo sono da cinque anni fatti di risultati o non risultati… ma comunque costruendo processi. E solo i processi possono portare a delle conseguenze positive”.
La Regione: “La Campania ha davanti cinque anni di costruzione di grande progettazione, si deve solo sburocratizzare. L’acqua? Intanto il tema è tornato nell’agenda regionale con il governatore De Luca, prima ci sono stati vent’anni di nulla”.
La politica: “Tanti di noi vengono da esperienze politiche diverse. Io sono entrato nel Pd nell’ottobre scorso. Allora non c’era un sondaggio che dava il centrosinistra vincente in Regione. E questo dimostra che la scelta non fu di convenienza. La politica – continua – si fa nei partiti e il Pd è l’unico che rappresenta il centrosinistra. Il Pd è il centrosinistra. La mia è stata una scelta di campo, non quelle di un’ora o post-covid coi sondaggi vincenti per De Luca”.