Profughi in Irpinia, le conseguenze dell’ intolleransia

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In Irpinia si soffre di intolleransia. Intolleranza mista ad ansia. Il fenomeno, semi sconosciuto nel resto del mondo, si manifesta in una sostanziale paura del diverso causata dalla preoccupazione preventiva che qualcosa possa accadere e modificare lo status quo. Agli Irpini non piace molto cambiare. Immaginate, dunque, lo choc quando la provincia ha cominciato a riempirsi di giovani migranti che arrivavano da ogni parte dell’Africa per sfuggire alle guerre, alla miseria e alla fame. Ovunque a Monteforte, Bisaccia Flumeri o Venticano ci si imbatte in questi ragazzi che, un po’ spaesati, cercano come meglio possono di adeguarsi all’atteggiamento degli intolleransiosi indigeni. Talvolta, però, inutile dirlo, l’intolleransia degenera. IL FAR WEST MONTORESEL’esempio più lampante si é verificato a Montoro il 7 novembre 2014. Qui un 51 enne del Baianese, dopo una lite per futili motivi con un 20 enne nigeriano, ha esploso 3 colpi di pistola all’indirizzo della struttura che li ospita, uno dei quali ha perforato un muro, ad altezza uomo. LE PROTESTE SULL’ OFANTINAIl 18 marzo é stata la volta di Bisaccia. I ragazzi del centro Spar hanno protestato per ribellarsi alla condizione, a loro parere disagiata, che si vive nella struttura, occupando la SS 303. Amareggiato il sindaco Arminio pronto, ovviamente, a difendersi. Disperati i migranti desiderosi, semplicemente, – parole loro – “di essere trattati da esseri umani” MIGRANTI CATARIFRANGENTIA prendere il posto della perplessità, a Flumeri lo scorso 19 gennaio é arrivata l’ironia. Tutta dedicata al sindaco Angelo Lanza, reo di aver emesso una ordinanza dedicata, esclusivamente ai ragazzi di colore ospiti dei locali agriturismi, con la quale li si invitava ad indossare giubbotti catarifrangenti per camminare tra le strade buie del paese. “Non sono razzista – si difese il sindaco – l’ho fatto per tutelarli”. Guai a dirgli che bastava estendere l’ordinanza a tutti per evitarsi il fantasma della discriminazione. L’ AUTISTA IN FUGA19 marzo 2015, Venticano. Un autista dell’ Air, diretto ad Avellino, decide deliberatamente di lasciare a piedi un gruppo di migranti in attesa del mezzo e regolarmente forniti di biglietto. La motivazione? “Spesso – spiegò – sono stati scortesi e si rifiutavano di obliterare il biglietto”. E poi Sant’Angelo dei Lombardi, dove da qualche tempo è scoppiata la rifugiato-fobia e dove sabato 18 aprile ci sarà una grande assemblea sul punto… Meglio prevenire che curare: that’s intolleransia.