Progetto pilota: 10 domande e 10 risposte per capire e non capire

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La linea di questo giornale su sviluppo e territorio prevede l’abolizione delle formule care ai tecnici e ai politici che non consentono ai comuni mortali (e quindi a noi per primi) di capire realmente i problemi e le prospettive della provincia. Dunque parleremo del Progetto pilota per l’Alta Irpinia con un approccio decisamente rude.Ci scusiamo con gli interessati, ma qualche lettore ci ringrazierà. Lunedì scorso c’è stato l’incontro a Calitri tra tecnici e sindaci. Il prossimo incontro si tiene sabato 2 maggio sempre a Calitri, nel giorno della presentazione delle liste. Vediamo cosa è successo ieri e che potrebbe succedere nei prossimi tempi con 10 domande e 10 risposte: 1)Com’è andata lunedì a Calitri?La cabina di regia regionale ha scritto e presentato un documento, bocciato all’unanimità dai sindaci 2) Che cosa c’era scritto in questo documento?Tra le varie cose, una sintesi della trascrizione delle interviste fatte a 100 testimoni dei 25 paesi dai tecnici del Formez 3) Cos’è il Formez?Assiste le pubbliche amministrazioni, le aiuta a innovarsi 4) Perché è stato bocciato il documento?“Perché da queste pagine emerge che siamo senza cultura e gli amministratori sono inadeguati”, hanno in pratica detto i sindaci 5) A che servivano quelle pagine?A ingrossare la documentazione cartacea che poi va a Napoli, a Roma, da Fabrizio Barca… Il tutto in vista della partenza del progetto 6) Tutto chiaro?Secondo quanto riferito dai testimoni del territorio intervistati (amministratori locali, associazioni), e in base ad altri elementi, siamo un po’ arretrati e abbiamo un bel po’ di problemi 7) A che dovrebbe servire questo benedetto progetto pilota?A tirarci fuori dall’arretratezza 8) Di che stiamo parlando in concreto?Di trasporti e di sanità prima di tutto, di istruzione. Poi, nel caso, di sviluppo 9) I sindaci hanno parlato di trasporti e sanità?Qualcuno ha iniziato a farlo, molto timidamente 10) E si è parlato di lavoro, turismo eccetera?Non si può ancora, non si è ancora partiti in concreto. Qualche sindaco vede un ricatto dei funzionari. “Dicono che o il documento si approva o diamo prova di non essere pronti”. Continua…