SALERNO IN LACRIME: addio allo storico comune campano | Da oggi non fa più parte dell’Italia

Salerno (Google Maps) IrpiniaPost.it
Un piccolo borgo di Salerno, simbolo di un passato sospeso nel tempo, viene ufficialmente escluso dall’elenco dei comuni abitati d’Italia.
C’è un luogo nel cuore del Cilento che sembra vivere fuori dal tempo, un paese fantasma che continua a emozionare chi lo visita.
Le sue case in pietra raccontano storie di un’Italia rurale scomparsa, i vicoli deserti sembrano attendere un ritorno che non arriverà mai.
Ma ora, un nuovo capitolo si chiude definitivamente. Il borgo non fa più parte dei comuni italiani.
Cosa è accaduto al piccolo comune salernitano che, dopo più di un secolo, viene cancellato dalla lista dei paesi? Ecco dove si trova.
Il mistero del borgo che il tempo ha dimenticato
Tra le montagne del Cilento, immerso nel silenzio della natura, esiste un luogo che da decenni affascina studiosi, fotografi e viaggiatori. È un borgo immobile, sospeso tra memoria e oblio, dove il canto degli uccelli e il fruscio del vento sono le uniche voci rimaste. Le sue strade acciottolate, le porte socchiuse e le piazze vuote conservano il fascino struggente dell’abbandono.
Nonostante l’aspetto malinconico, questo paese non è mai stato del tutto dimenticato. Ogni anno, centinaia di visitatori arrivano per respirare la sua atmosfera senza tempo, per vedere con i propri occhi come la natura si sia riappropriata lentamente degli spazi dell’uomo. Le istituzioni locali hanno cercato di mantenerlo vivo come museo a cielo aperto, ma la sua condizione giuridica e geografica è ormai chiara: non è più un comune abitato.

L’addio a Roscigno Vecchia, il paese che resiste solo nella memoria
Il nome di questo borgo è Roscigno Vecchia, una frazione oggi completamente disabitata nel cuore della provincia di Salerno. La sua storia è segnata da un lento ma inesorabile abbandono iniziato all’inizio del Novecento, quando il Genio civile emanò due ordinanze – la legge speciale n. 301 del 7 luglio 1902 e la legge n. 445 del 9 luglio 1908 – che obbligarono la popolazione a trasferirsi a causa delle frane che minacciavano il territorio.
Gli abitanti furono così spostati nel nuovo centro urbano, chiamato Roscigno Nuova, lasciando alle spalle le loro case, la piazza principale e la chiesa del paese vecchio. Da allora Roscigno Vecchia è rimasta ferma, come cristallizzata nel tempo: un borgo senza più voci, ma con un’anima che continua a vibrare tra le mura antiche. Oggi, con l’ufficiale esclusione di Roscigno Vecchia dall’elenco dei comuni abitati italiani, si chiude definitivamente un capitolo della storia campana. Non è un addio all’Italia, ma alla vita attiva di un paese che sopravvive come testimonianza preziosa di un passato che nessuno vuole dimenticare.