Sanità, Appunti per una proposta dall’Alta Irpinia

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Proposta al tavolo del progetto pilota elaborata dal sindaco di Lioni Rodolfo Salzarulo: 60 mila abitanti spalmati su un territorio di circa 950 Kmq sono, nella realtà di oggi legata alla spending review, il peggiore ostacolo sulla strada dell’efficientamento dei servizi. Questo si somma alle criticità congenite con il territorio, finendo per costituire il vero handicapp per la concreta strutturazione delle reti di connessione tra i singoli aggregati, urbani e rurali, e i bisogni sociali da soddisfare. A riscontro vediamo che, per carenza di utenti rispetto a parametri standard, è stata soppressa la ferrovia, il Tribunale di Sant’Angelo dei Lombardi, gli ospedali di Sant’Angelo e di Bisaccia etc. Tutto questo è riconducibile al processo in atto di rarefazione antropica che vede, appunto, pochi abitanti insediati su grandi estensioni territoriali, rese dalla distanza di circa 80 Km tra i due centri estremi di Montella e Monteverde. In realtà la risposta all’esigenza di sanità, con la capacità di rispondere al bisogno di salute è contenuta, paradossalmente, proprio nella soppressione dei due poli ospedalieri. Tenendo conto dei dati strutturali e infrastrutturali descritti, è possibile articolare una proposta in punti: