Scuole chiuse in Italia, è ufficiale: introdotto il “Sabato del Villaggio” | Genitori disperati: te li ritrovi in casa a tutte le età

Scuole chiuse in Italia (Foto di Ivan Aleksic su Unsplash) - Irpiniapost.it
A quanto pare, le scuole rimarranno chiuse lasciando improvvisamente a casa studenti di ogni età. Ecco dunque cosa sapere
Le scuole in Italia resteranno chiuse il sabato per effetto dell’introduzione del cosiddetto “Sabato del Villaggio”.
La nuova misura riguarda studenti di tutte le età e ha chiaramente già scatenato le reazioni preoccupate dei genitori.
Si tratta dopotutto di una decisione che cambierà per sempre l’organizzazione di molte famiglie italiane.
Ma cosa prevede davvero questa novità? Ecco tutti i dettagli.
Le scuole in Italia resteranno chiuse: i genitori sono disperati
In Italia sembra sia stata ufficialmente introdotta una misura che prevede la chiusura delle scuole in tutto il Paese durante la giornata di sabato. La decisione, che riguarda studenti di ogni ordine e grado, ha suscitato numerose reazioni tra genitori e insegnanti, soprattutto per le difficoltà organizzative che ne derivano. Con la nuova disposizione, i ragazzi resteranno a casa un giorno in più ogni settimana, modificando così il tradizionale calendario scolastico.
Molti genitori si dicono preoccupati all’idea di dover gestire i figli a casa, specie per chi lavora e non dispone di alternative. La misura è stata dunque accolta con curiosità ma anche con confusione, dal momento che non sono ancora chiari tutti i dettagli applicativi. C’è chi parla di un cambiamento epocale e chi di un esperimento destinato a far discutere. Ma cosa significa davvero tutto ciò e come funzionerà nella pratica? Passa al prossimo paragrafo per scoprire subito tutta la verità.

Ecco cosa prevede la nuova misura e chi riguarda davvero
La notizia è reale, ma riguarda la città di Como. Qui il Consiglio comunale ha approvato un piano di riorganizzazione delle scuole che prevede chiusure, accorpamenti e trasferimenti tra diversi edifici scolastici. Tra i punti più contestati figurano la ricollocazione della scuola primaria Filippo Corridoni, la chiusura della primaria di via Brogeda e l’unione della scuola dell’infanzia Como Sole con la primaria Aldo Vacchi. A questi si aggiunge il trasferimento definitivo della scuola Sant’Elia nella sede della Severino Gobbi.
Tutte misure che, di fatto, porteranno alcuni studenti a restare temporaneamente a casa in attesa delle nuove sistemazioni, creando forti disagi per le famiglie. Genitori e insegnanti hanno espresso preoccupazione anche per la perdita di spazi educativi speciali e per il destino dei fondi PNRR già investiti negli edifici destinati alla chiusura. La situazione, difficile dunque per molte famiglie comasche, è ora oggetto di un’interrogazione in Consiglio comunale.