‘Soppressione autorità di bacino, allarme Irpinia’
Cambio in vista per le Autorità di Bacino, gli enti che si occupano di difesa del suolo e del sottosuolo, del risanamento delle acque, del patrimonio idrico. Di ambiente insomma. Con la legge che approda in Senato si sopprimono quelle territoriali, centralizzando la struttura in Autorità distrettuali. Per macroaree. Abbiamo chiesto un parere al presidente dell’Ordine dei Geologi della Campania, Francesco Peduto. E gli abbiamo chiesto anche gli effetti sulla nostra provincia. Presidente, i geologi si stanno opponendo al provvedimento di soppressione. Perché? Le Autorità di Bacino sono nate per poter pianificare la difesa dell’assetto ambientale. Erano suddivise per ambiti territoriali ottimali. Ora il disegno le sopperisce e l’Italia meridionale diventa un’unica unità distrettuale. Ci devono spiegare come sia possibile difendere il suolo in un territorio vastissimo e dalle tante particolarità. Noi non produciamo solo le cosiddette carte del rischio. Ogni intervento sulle aree a rischio, da un’opera pubblica fino alla più piccola costruzione di un privato, passa per le Autorità di Bacino. Un unico ente non potrà controllare tutto… Si toglie un presidio importante in pratica. Giusto? Sì e ovviamente significa aggiungere un altro fattore di rischio all’ambiente. E’ paradossale visto che queste strutture si occupano proprio di tutelare l’ambiente. La prevenzione si fa in regime ordinario, giorno per giorno, a contatto con la singola area. Centralizzare è la parola chiave nel testo. Ma perché? C’è un’esigenza di mettere ordine, una tendenza generale. Questa può avere una sua logica solo se si lascia un coordinamento a Roma e si conservano le strutture sul territorio. Il tutto poi si basa su una direttiva europea, che però è nata tendendo conto dei grandi bacini europei. Ma l’Italia, è quello che sosteniamo e sottolineiamo in questa fase anche con l’audizione al Senato e le comunicazioni che stiamo diramando, ha caratteristiche troppo diverse al suo interno. Sono centinaia i territori, ognuno con le proprie peculiarità. E vedo anche altre criticità nella soppressione del Bacini territoriali. Quali? La struttura centrale starà troppo a contatto con corporazioni e lobbies. Sarà troppo distante dalle aree a rischio per poter tutelare gli interessi generali. In un territorio molto delicato sul fronte idrogeologico come l’Irpinia, la soppressione delle Autorità che effetti produrrebbe? Due effetti. Uno positivo, ma virtuale. Uno negativo, decisamente più concreto. L’Irpinia ha sul suo territorio ben 4 Autorità di Bacino e il disegno in discussione metterebbe più ordine, farebbe chiarezza. Ma proprio perché l’Irpinia è com’è noto un territorio fortemente a rischio, con l’approvazione del provvedimento di soppressione sarà incredibilmente esposto a problemi grossi. Verrebbero meno molte delle attività sul campo. Verrebbero meno molti dei controlli effettuati oggi. Una grande unità distrettuale non potrebbe avere un’attenzione capillare, non avrà la capacità di incidere sul territorio. Il discorso è generale, ma è chiaro che in una provincia particolare e già martoriata come quella di Avellino gli effetti di mancati controlli potrebbero essere peggiori L’Irpinia è il principale serbatoio idrico del Mezzogiorno con un assetto problematico e interventi sull’assetto idrogeologico che non sempre vengono realizzati anche per la mancanza di ristori ambientali nei comuni. La soppressione delle Autorità avrebbe effetti sull’auspicata riorganizzazione del sistema idrico tra Irpinia, Puglia e Napoli? Direi di no, quel problema è solo ed esclusivamente decisione e dinamica politica. Continuerete la battaglia? Assolutamente sì. E’ una questione che interessa tutti e non può passare sottotraccia.