Ancora pochi giorni per presentare al ministero della Coesione l’elenco delle strade provinciali da sistemare in Alta Irpinia. Sei i milioni di euro in ballo. La scadenza del bando è il 31 dicembre. La tappa in Provincia di mercoledì, con il presidente uscente Domenico Biancardi, non aveva portato a nulla di definitivo. Martedì sera a Calitri nuova riunione dei sindaci del Progetto pilota per arrivare a una decisione che non arriva.
Nel frattempo, però, alle strade individuate in prima battuta se ne aggiungono altre, frutto di ulteriori valutazioni e candidature. La discussione è confusa, ci si divide sull’opportunità o meno di superare il deliberato di una settimana fa creando un precedente. E’ il sindaco di Villamania Nicola Trunfio a sottolinearlo con forza. Ma prendono la parola quasi tutti gli amministratori, di nuovo e vecchio corso. Alla fine il presidente Giancarlo De Vito rompe gli indugi: “Andrò io di nuovo a Palazzo Caracciolo per verificare carte alla mano quali proposte sono finanziabili e quali no con questi sei milioni. Partiremo dal primo elenco allargandolo alle altre proposte. Se ci perdiamo per 6 milioni, come faremo con finanziamenti più ampi? Nella programmazione fatta dalla Provincia in questi anni non ci sta una sola delle strade altirpine. O non c’è stata considerazione per questo territorio o si sono distratti. Anas non mi ha neppure voluto ascoltare”, dice rivolto ai colleghi sindaci.
Confermato il criterio che distingue tra vie di collegamento a presidi sanitari di varia natura, così all’elenco iniziale (Sp 102 da Guardia Lombardi a Morra De Sanctis, ex statale 428 tra Torella e Villamaina, la Andretta-Calitri, SP 285 da Lacedonia a Guardia e SP 232 di raccordo tra Ofantina e ospedale di Pescopagano) si aggiungono, in particolare, due proposte: la provinciale che collega Caposele, Calabritto e Senerchia con il nosocomio di Oliveto Citra e la Bagnoli-Nusco. Ma c’è pure una richiesta da Castelfranci e la Monteverde-Aquilonia. Ogni paese avrebbe qualcosa da candidare per il finanziamento, ma i soldi non bastano. Scompare, invece, dal pacchetto di strade ponte Massaro sulla ex statale 400. “Saranno finanziate demolizione e ricostruzione con il decreto Ponti, servono 10 milioni di euro”, fa sapere il consigliere provinciale D’Angelis.