“Tu mi dai il nome, io la macchina”: lo SCAMBIO è servito, altro che 3000 euro di multa I E i vigili ‘muti’ non possono farti nulla

Accordo macchina

Accordo auto (Canva) IrpiniaPost.it

Molti credono sia un semplice favore tra amici, ma le nuove regole lo trasformano in una trappola da 3.000 euro.

C’è chi pensa di aggirare la burocrazia con un escamotage da vecchia scuola: un’auto intestata a un parente, un amico, un prestanome.

“Tu mi dai il nome, io la macchina”, e tutti felici finché non arriva il controllo stradale.

Perché i vigili, “muti” non lo sono affatto: le nuove norme hanno dato loro strumenti precisi e multe salate.

Dietro quella che sembra una trovata furba, si nasconde una violazione pesante del Codice della Strada. Di cosa si tratta.

Auto intestata ad altri: cosa cambia davvero

Negli ultimi mesi il Ministero dei Trasporti ha messo ordine in una zona grigia che per anni ha permesso abusi e scorrettezze. L’articolo 94 del Codice della Strada, aggiornato di recente, stabilisce nuovi obblighi per chi utilizza un’auto intestata a un’altra persona in modo continuativo. L’obiettivo è chiaro: garantire trasparenza e impedire che un veicolo risulti formalmente di un soggetto ma sia usato stabilmente da un altro, eludendo tasse, multe o assicurazioni.

Il principio è semplice: chi usa un’auto per più di trenta giorni deve risultare anche nel libretto di circolazione. Niente più prestiti “a tempo indeterminato” né finte intestazioni familiari. In caso di controlli, l’assenza dell’aggiornamento può trasformarsi in una stangata economica, con multe astronomiche e sospensione del documento di circolazione.

Multa auto
Multa auto (Pexels) IrpiniaPost.it

Le nuove regole del Codice della Strada: obblighi, scadenze e sanzioni

Ogni volta che un’auto cambia proprietario, viene data in usufrutto o concessa in leasing con opzione di acquisto, bisogna aggiornare la carta di circolazione. L’operazione va comunicata al Dipartimento dei Trasporti entro sessanta giorni dalla firma dell’atto, così da ottenere un nuovo libretto con i dati corretti. La stessa regola vale in caso di cambio di residenza o di sede legale dell’intestatario: ignorare la scadenza comporta una multa da 727 a 3.629 euro e la sospensione temporanea della carta fino alla regolarizzazione. Ma la vera novità riguarda chi utilizza un veicolo di cui non è proprietario per più di trenta giorni consecutivi.

In questo caso, entro lo stesso termine, è obbligatorio comunicare i propri dati al Dipartimento dei Trasporti, che li annota sull’Archivio Nazionale dei Veicoli e sul libretto. Chi omette la dichiarazione rischia la stessa sanzione prevista per il mancato passaggio di proprietà, oltre al ritiro immediato del documento di circolazione. In pratica, la vecchia abitudine di “prestare” l’auto a lungo termine a figli, amici o partner può oggi costare migliaia di euro. Il consiglio? Meglio formalizzare sempre l’uso e aggiornare i dati: con le nuove regole, anche un semplice favore può diventare un problema serio.