Ultim’ora Fifa: ITALIA QUALIFICATA D’UFFICIO AI MONDIALI | Niente playoff: partiamo per gli Usa senza giocare

Ultim’ora Fifa: ITALIA QUALIFICATA D’UFFICIO AI MONDIALI | Niente playoff: partiamo per gli Usa senza giocare

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Mondiali, riti, tifoserie e una proposta rivoluzionaria che fa discutere: l’Italia che vola negli USA senza giocare. Realtà o solo un sogno?

Quando arrivano i Mondiali, tutto cambia. ogni città si tinge di azzurro, le strade si popolano di tifosi, e le serate si allungano attorno a uno schermo. Non è solo calcio: è un rito collettivo che unisce amici e sconosciuti, nei bar e nei locali che per l’occasione offrono birra e maxi schermo: l’accoppiata vincente.

Le partite diventano occasioni per ritrovarsi, bicchiere alla mano, tra chiacchiere, sfottò e speranze. Ogni gol è un’esplosione di gioia, ogni partita una storia da raccontare, da condividere.

C’è chi pianifica l’orario delle pause lavoro per non perdere un minuto di gioco,  chi riempie il frigorifero di snack e chi, semplicemente, vive quei giorni con l’ansia e l’entusiasmo di un bambino.

Ma quest’anno, tra un commento e l’altro, è spuntata un’idea che ha fatto discutere: e se l’Italia fosse qualificata d’ufficio ai Mondiali, senza nemmeno dover passare dai playoff? Niente più ansia da risultato, niente notti insonni. Un sogno, nessun’attesa, nessuna paura di non farcela.

Mondiali: l’Italia qualificata d’ufficio

La proposta tanto semplice quanto folle è: “Le nazionali che hanno vinto almeno tre Mondiali dovrebbero partecipare automaticamente a ogni edizione, senza dover giocare le qualificazioni.” Applausi virtuali, cuoricini, meme, e una nazione (la nostra) che ha iniziato a crederci davvero.

Il ragionamento è chiaro: Italia, Germania, Brasile, sono il calcio. Hanno scritto la storia. E quindi meritano un pass perenne per la fase finale. Come se Pelé e Baggio potessero ancora scendere in campo per diritto di sangue.

giocatore che sistema un pallone
I mondiali (Foto di canva) – irpiniapost.it

La proposta accolta con entusiasmo

Peccato che la realtà funzioni diversamente, e che questa sia solo la fervida immaginazione di un utente che sui social ha lanciato la proposta. Nel calcio moderno, contano i punti, non i ricordi. Ogni edizione dei Mondiali riparte da zero, e nessuno – nemmeno chi ha quattro stelle sul petto – può saltare la fila. Tranne il Paese ospitante, ma quella è un’altra storia (e gli USA nel 2026 non ci hanno adottati, purtroppo).

Quindi no, non partiamo per gli Stati Uniti con il passaporto timbrato senza sforzo. Dovremo sudarcelo come sempre, tra partite tese e notti insonni. Però l’idea resta affascinante. Un calcio dove la gloria del passato vale quanto un gol al 90′. Un calcio da bar, forse. Ma anche da sogno. Leggermente ingiusto verso gli altri sì, ma forse proprio per questo così irresistibile.