24 sindaci su 25 hanno scritto alla Regione per ottenere rianimazione e terapia intensiva a Sant’Angelo dei Lombardi. Manca la firma del sindaco di Cassano Irpino, il leghista Salvatore Vecchia. Lo abbiamo ascoltato.
Sindaco, non abbiamo letto la firma di Cassano. I suoi colleghi si sono dimenticati di inserirla?
Certo che no, ho letto l’appello a De Luca e ho scelto di non appoggiare l’iniziativa dei colleghi. Innanzitutto non condivido la premessa, in cui si esalta l’azione di Palazzo Santa Lucia che a mio avviso è stata palesemente insufficiente per l’Alta Irpinia e in generale.
Specifichi…
Nella lettera si fa riferimento ai sei posti letto di cardiologia, che tra l’altro non sono ancora disponibili. Ma ammettiamo che lo siano già, quel reparto viene dai fondi del Governo per mezzo del Progetto Pilota. E rappresentano un servizio ordinario, che avrebbe dovuto garantire la Regione Campania senza far ricorso a risorse extra-ordinarie come quelle della strategia aree interne.
24 sindaci definiscono la richiesta di un confronto con De Luca, per la rianimazione e la terapia intensiva, “necessaria”. Lei no?
Mi dispiace dirlo, ma quella dei miei colleghi è un’iniziativa di facciata. Una rianimazione dovrebbe stare in un Dea di primo livello e l’ospedale Criscuoli di Sant’Angelo dei Lombardi non lo è. Mi avessero chiesto di firmare per innalzare il livello di Sant’Angelo sarei stato il primo a farlo. La rianimazione è il punto apicale di una struttura complessa e Sant’Angelo non lo è. Significa che non è attrezzato per gestire un poli-traumatizzato per esempio. E non c’è l’emodinamica, la cardiochirurgia.
Però la lettera potrebbe servire come appello per mettere di nuovo sotto i riflettori il Criscuoli e i bisogni stessi di un territorio che fa ancora 60mila abitanti ed è penalizzato da posizione e scarsa densità abitativa. O no?
E dovevano farlo adesso? Sono passati cinque anni e qui non hanno aperto nemmeno i servizi che avevano assicurato, come la cardiologia o il centro per l’autismo. Per favore, la smettessero di prendere in giro gli altirpini.
La Lega farà campagna elettorale su questi temi?
La Lega sta ascoltando i territori, il coordinatore Pasquale Pepe sta conoscendo luoghi e persone: poi il partito valuterà i candidati. Ma la Lega nella nostra provincia è presente su questi temi da un bel pò. E personalmente credo di essermi messo in una posizione critica sul progetto pilota da un pezzo, parlando e spiegando cosa andava e cosa non sta andando.