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Alta Irpinia, non c’è feeling col ministro per il Sud

Non scatta la scintilla tra i sindaci altirpini e il ministro per il Sud, Peppe Provenzano. Ieri prima visita in provincia di Avellino, ma non è sembrata la giornata ideale per discutere del progetto pilota inserito nella Strategia nazionale aree interne. Nel capoluogo erano presenti altri territori, candidati a entrare nel percorso Snai. E poi vescovi, sindacati, vertenze. Tanti temi. Provenzano segue il copione e si cala poco nel particolare: lo farà anche negli incontri successivi. Gli amministratori dall’Alta Irpinia sono 4 su 25, anche le assemblee meno felici del progetto pilota avevano percentuali di partecipazione migliori.

Assenze frutto della campagna elettorale per le regionali? Probabilmente, ma anche quando si affrontano i problemi concreti le cose non vanno molto meglio. Il primo cittadino di Teora, Stefano Farina, ha anche polemizzato col ministro. Farina ha parlato di scuola: “Noi ci siamo approcciati alla strategia aree interne pensando che ci fosse la possibilità di deroghe. Se così non è…”. Pluriclassi, dirigenze dimezzate, trasporti a singhiozzo. Provenzano ha fatto notare che i fondi siano stati spesi per le strutture sanitarie (Sant’Angelo e Bisaccia). Ma il sindaco: “Tre milioni in tutto sono veramente pochi”. E ha chiuso dopo l’incontro: “Non mi aspettavo questo atteggiamento di chiusura, Provenzano sembrava stizzito a ogni rilievo”. C’erano Michele Di Maio, Stefania Di Cicilia (foto in basso) e Rosanna Repole ad Avellino nel nuovo Polo Giovani. Stop. Assente Ciriaco De Mita, a Napoli per presentare la lista, e tutti gli altri.

 

A Bisaccia il ministro trova il castello chiuso, l’amministrazione lontana. Evidente la presa di distanza del sindaco dallo scrittore Franco Arminio, ma a ben pensarci tutta la giornata di Provenzano è un po’ disordinata a livello istituzionale. Il ministro bypassa di fatto, per l’Alta Irpinia, tutte le tematiche ufficialmente inserite nella Strategia nazionale. I suoi sono ragionamenti condivisibili – la digitalizzazione, la vivibilità – ma buoni per tutto lo Stivale. Andrà poi ad Aquilonia, museo etnografico, dove troverà l’unico in fascia tricolore. Chi si aspettava qualche riferimento approfondito sull’Irpinia, nella diretta con Franco Arminio, rimane deluso. Solo un passaggio sull’eolico da parte del ministro, ma l’argomento è snocciolato in poche frasi.

Giulio D'Andrea

Direttore responsabile di Irpiniapost, classe 1978, si laurea in Giurisprudenza a Perugia e si perfeziona in Psicologia forense a Genova. Mostra subito insofferenza per i tribunali e soprattutto per le cancellerie. Inizia il percorso giornalistico nel 2006, lavorando su carta stampata, internet e televisioni tra Campania e Lazio. Attualmente collabora con il quotidiano “Il Mattino”. Leggeva molto e suonava anche di più, poi la visione ossessiva delle serie Tv gli ha impedito di continuare.

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