Alta Irpinia: Progetto Pilota, Piccoli Passi

Sanità e agricoltura al centro della riunione dei 25 sindaci del Progetto Pilota tenutasi a Nusco questa mattina. Soltanto pochi giorni fa scrivevamo come dagli inizi di novembre (leggi qui), quando lo scontro sugli ospedali tra il presidente della Città dell’Alta Irpinia e il sindaco di Sant’Angelo dei Lombardi Rosanna Repole aveva raggiunto l’apice della virulenza, non si erano più tenute riunioni pubbliche sulla sperimentazione. Sottolineavamo pure come l’imminente campagna elettorale e le trattative interne alle nascenti coalizioni avrebbero inevitabilmente condizionato la dialettica dell’area pilota nelle settimane a venire.

Non a caso la riunione di questa mattina si è tenuta all’insegna del confronto pacato tra i vari primi cittadini e gli esperti esterni invitati al tavolo, probabilmente anche a causa dell’assenza del sindaco santangiolese. “Le discussioni le faremo serenamente in questa sede”, ha detto il presidente De Mita in un passaggio del suo intervento, poi ha annunciato l’istituzione di commissioni, una sorta di gruppi di lavoro per ogni settore di interesse del Progetto Pilota: sanità, mobilità, scuola, turismo, azienda forestale e via dicendo.

 

Discussione incentrata però soprattutto su sanità e agricoltura, appunto, con la partecipazione del professore Giovanni Quaranta, consulente del Gal “I sentieri del buon vivere” (uno di quelli interessati dal Progetto Pilota), del direttore dell’Istituto Zooprofilattico del Mezzogiorno Antonio Limone, del direttore generale dell’Asl Avellino Maria Morgante. Si è parlato di una comune strategia da portare avanti tra Comuni in materia di zootecnia e azienda forestale e sono stati ribaditi gli impegni già noti in relazione all’ospedale di Sant’Angelo dei Lombardi (i 6 posti letto di cardiologia e la teleradiologia) e alla Struttura polifunzionale per la salute di Bisaccia. Su questo fronte la manager Morgante ha assicurato l’avanzamento delle procedure a livello burocratico.

 

Intanto su Facebook il sindaco di Bagnoli Irpino Filippo Nigro ha annunciato con un lungo post la notifica dell’ordinanza di sgombero delle seggiovie del Laceno. “Lo dico da tempo. Nell’ambito del Progetto pilota Aree Interne, la Comunità dell’Alta Irpinia ha individuato il Laceno quale polo turistico di riferimento di tutto il territorio – scrive il primo cittadino – Stamattina a Nusco c’è stata una riunione dei sindaci, dopo la pausa Natalizia e dopo la firma dell’APQ. Si è parlato in prevalenza di agricoltura e di sanità, ma il presidente De Mita ha anche fatto esplicito riferimento alle iniziative di prossima realizzazione: l’azienda forestale e l’ammodernamento delle seggiovie del Laceno. Coincidenza ben augurante: stamattina è stata notificata all’ex concessionario l’ordinanza di sgombero delle aree oggetto della convenzione 632 etc. e di tutte le strutture realizzate su tali aree. Ed il prossimo 1° febbraio c’è l’udienza, da noi sollecitata, per il pronunciamento del Consiglio di Stato in relazione al ricorso nei confronti della sentenza TAR del 2008“.

Tutto ciò – continua Nigro – farà finalmente chiarezza e metterà la parola ‘fine’ ad una vicenda che dura ormai da troppo tempo. Decisioni difficili, ma coraggiose e lungimiranti, che consentiranno al Comune di poter accedere ad un finanziamento di vitale importanza per il futuro suo e dell’ intero territorio. Un finanziamento che c’è, ormai lo dicono tutti. Assieme alla valorizzazione delle grotte del Caliendo e dell’area del lago, il Laceno avrà finalmente una sua compiuta collocazione nel panorama turistico regionale. Una cosa da tutti auspicata, da troppo tempo aspettata e mai realizzata“.

 

A proposito di auspici, più volte nei mesi scorsi ci si era augurati che dopo l’approvazione della Strategia e la firma dell’accordo di programma a Roma potesse migliorare la comunicazione verso l’esterno di ciò che il Progetto Pilota è e fa. A quasi tre anni dalla sua nascita invece rileviamo ancora che non tutti gli organi di stampa, di sicuro non le voci critiche, vengano informati sulle riunioni pubbliche. Disattenzione, casualità o scelta intenzionale? Ci interessa poco, per adesso riportiamo l’ennesima mancanza di stile istituzionale da parte dei vertici altirpini del Progetto Pilota.

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