Alta Irpinia, sindaci litigiosi e poche idee sullo sviluppo

Lo scontro tra i sindaci dell’Alta Irpinia si “arricchisce” di un nuovo capitolo, ma il territorio non sembra affatto arricchirsi. Ultimo pomo della discordia è l’impianto dei rifiuti previsto dal sindaco e dalla Regione a Conza della Campania. Non bastavano gli scontri sull’Area pilota, sui Gal, tra una parte del Pd e Udc+Pd. Adesso i rifiuti. Oggi l’attacco del sindaco di Sant’Andrea, Pompeo D’Angola, al collega di Calitri Michele Di Maio. Il primo non vuole l’impianto, il secondo rappresenta Legambiente e Legambiente ha dato un ok di massima al piano di De Luca.

La replica di Di Maio arriva a stretto giro e a mezzo Facebook: “Il sindaco di Sant’Andrea mi accusa di avere la tessera di un partito e di non aver partecipato alla lotta contro l’eolico selvaggio. Gli rispondo che nella mia vita non ho avuto tessere di partito, anche se non ci vedo alcunché di negativo. Sono l’unico sindaco ammesso nel coordinamento dei comitati contro l’eolico selvaggio. Vorrà significare qualcosa? Ripeto, sono disponibile a difendere località Tortorino”. Attacco e contrattacco, ma a questo punto pensiamo che i sindaci potrebbero anche risparmiare le energie per fare altro e non parliamo soltanto di rifiuti.

Domani le fasce tricolore dovrebbero incontrarsi proprio a Conza per un summit sulla vicenda, e magari per superare le ostilità. I rifiuti, e questo lo dice anche la Regione che ha dato il via libera al sito, andrebbero lavorati nelle aree Pip o nelle aree industriali. Non in località Tortorino immersa nel verde, dicono comitati e associazioni. L’impianto di compostaggio però non può essere ospitato da Calitri. Come ha fatto notare il primo cittadino, l’area è già satura e come se non bastasse c’è una mega-fabbrica sotto sequestro (nel riquadro in alto a destra). E poi la domanda l’ha fatta Conza, non Calitri. A Conza non si può scegliere l’area Pip. Vuoi per le dimensioni, ridotte, vuoi per la vicinanza all’oasi. Sì, l’area Pip e l’area industriale sono a ridosso della diga ma questa è storia vecchia. Il sindaco Vito Cappiello, sindaco di Conza, ha intanto difeso la scelta del suo Comune: l’impianto di compostaggio appunto (leggi).

Ma il punto non è questo. Il punto è che tale scontro, guarda caso le fazioni sono più o meno le stesse della battaglia Gal-Progetto Pilota, inizia a diventare più sterile che dannoso nel breve termine. Mentre nel medio si prevede letale. E non perché non ci si possa scontrare sulle opinioni, ma perché in un simile campo di battaglia non abbiamo visto e non vediamo lo straccio di una proposta condivisa né sui rifiuti – le richieste per averli sono state fatte in maniera individuale, separata e meravigliosamente “tripartisan” da Montella, Conza e Cairano – né su aree pip e aree industriali (e quindi sul lavoro). Risolvere presto la questione dell’impianto di compostaggio è l’auspicio, del resto l’Alta Irpinia è grande e non stiamo parlando di una discarica.

Però contemporaneamente i sindaci dovrebbero rimettersi al tavolo e formulare qualche proposta e almeno un’idea sui loro spazi abbandonati. L’Alta Irpinia è piena di aree produttive ma povera, poverissima di nuove attività. Non è francamente tollerabile che si riesca a riflettere soltanto su pachidermi mai accettati del tutto da tutte le popolazioni. Proposte da formulare all’Asi per esempio, magari per rendere appetibile qualche struttura a beneficio di start-up. Solo così un dibattito avrebbe senso. Sarebbe un dibattito completo perché giocato in attacco mentre da diversi anni nella stragrande maggioranza dei casi si gioca sempre difendendo qualcosa. Oggi per esempio è stato dato l’ok al piano dell’Asi stessa. Per ripianare i debiti si prevede una riduzione delle retribuzioni. E poco altro. Pochine le altre strategie individuate, pochine le idee sia da parte dell’ente che dalla stessa Regione che aveva fatto immaginare una rivoluzione sulle aree industriali. E nulle, per quanto ne sappiamo, le idee dei sindaci sulle aree industriali e in generale sullo sviluppo. Ad oggi nei 25 Comuni ci sono per lo più lavori e progetti allo stadio embrionale: ci ritorneremo in altra sede. Intanto gli amministratori si scontrano, il sindaco di Conza litiga con Sant’Andrea. Anche le associazioni sono in freddo tra loro e di questo passo litigheranno tra loro pure gli stessi abitanti dei paesi.

Giulio D'Andrea

Direttore responsabile di Irpiniapost, classe 1978, si laurea in Giurisprudenza a Perugia e si perfeziona in Psicologia forense a Genova. Mostra subito insofferenza per i tribunali e soprattutto per le cancellerie. Inizia il percorso giornalistico nel 2006, lavorando su carta stampata, internet e televisioni tra Campania e Lazio. Attualmente collabora con il quotidiano “Il Mattino”. Leggeva molto e suonava anche di più, poi la visione ossessiva delle serie Tv gli ha impedito di continuare.

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