A distanza di venti giorni dalla presentazione dell’istanza, protocollata a Palazzo di Città, a prima firma del deputato del Movimento 5 Stelle Carlo Sibilia, con cui si chiede di adottare come requisito prioritario per la nomina degli scrutatori, in vista delle prossime elezioni regionali, la condizione di disoccupazione/inoccupazione, il Meet up “Amici di Beppe Grillo” di Avellino fa sapere di aver incontrato il sindaco Paolo Foti per avere aggiornamenti.
“Il primo cittadino – dichiarano gli attivisti – ci ha assicurato di aver preso in carico la richiesta che sarà portata all’attenzione dei capigruppo consiliari nella prossima conferenza perché solo in quella sede potranno essere prese decisioni in merito. Foti, dal canto suo, non ci ha rappresentato grossi problemi per accogliere la nostra proposta. In occasioni delle ultime competizioni elettorali ad Avellino ci si è avvalsi del metodo del sorteggio dalla lista dei cittadini che hanno dato disponibilità. Noi chiediamo un ulteriore passo in avanti, che è di buon senso e va nella direzione di dare una mano a chi, soprattutto in questo periodo, versa in una situazione di difficoltà economica”.
“Il Comune – spiegano – dovrebbe pubblicare un avviso con il quale s’invitano gli iscritti nell’albo degli scrutatori a produrre un’autocertificazione relativa al proprio stato di disoccupazione/inoccupazione. L’amministrazione effettuerà i controlli su tale stato, incrociando i dati raccolti con quelli del Centro per l’Impiego, e si impegnerà a nominare non più di un membro per nucleo familiare. Se il numero degli scrutatori dichiaratosi disoccupato/inoccupato è superiore a quello necessario per i seggi elettorali, l’amministrazione preferirà nell’ordine i soggetti che versino in tale stato da maggior tempo; se è inferiore, si procederà alla nomina dei restanti scrutatori attraverso il metodo del sorteggio degli iscritti all’albo, a maggior garanzia della trasparenza e della correttezza delle operazioni elettorali”.
“Nel ricordare che questo metodo ormai è diffuso in tutta Italia e che in Irpinia già è utilizzato dalle amministrazioni di Fontanarosa e di Montecalvo, confidiamo nel buon senso di tutti i gruppi consiliari a cui abbiamo inoltrato una mail di sensibilizzazione. Noi cittadini continueremo a seguire la questione in un’ottica di costruttivo ‘fiato sul collo’, auspicando che stavolta il Consiglio comunale, in rappresentanza del popolo avellinese, si faccia interprete delle istanze dal basso e sappia tendere una mano a chi vive un momento di difficoltà” – concludono gli attivisti.
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