Ciclovie. Puglia avanti, l’Irpinia non può esultare

E così la Puglia avrà la sua ciclovia. Finanziata anche dal governo, visto che il ministro Graziano Delrio ha annunciato l’inserimento del percorso tra le priorità del 2016. E’ una buona notizia per l’Italia, in teoria anche per l’Irpinia visto che il percorso parte ovviamente dalle sorgenti di Caposele. Il tragitto interessa dunque l’Irpinia, ma rispetto a più di 450 chilometri (fino a Santa Maria Di Leuca) è davvero troppo poco. Come al solito siamo marginali e la Puglia c’entra poco. Non siamo bravi, punto.

Qualche mese fa, nell’indifferenza totale della provincia di Avellino, un gruppo di ciclisti partì nei pressi di Teora per arrivare fino all’estremità pugliese. Quasi un preludio. Un’azione per dimostrare che “si può fare”. In Irpinia non siamo capaci neanche di prendere parte a una manifestazione… E con la stessa indifferenza noi, come altri in passato, avevamo parlato della possibilità di una ciclovia Ofantina, un discorso in realtà sempre osteggiato da chi si batte (giustamente) per la ferrovia Avellino-Rocchetta. L’eventuale tracciato della ciclovia Ofantina veniva indicato dai più nella stessa ferrovia: e coprire di cemento i binari non è sembrata una buona idea. Speriamo che il buon Pietro Mitrione e i tanti attivisti di questi anni possano avere ragione. E davvero speriamo di riavere presto questo famoso treno del paesaggio… perché per adesso nonostante le aperture dei De Luca e dei Bonavitacola sull’Avellino-Rocchetta non c’è assolutamente nulla in cantiere (è sempre bene ricordarlo). Ed è bene ricordare come una ciclovia dell’Ofanto, che pure in teoria dovrebbe proseguire in Puglia, avrebbe nel tratto irpino un appeal meraviglioso.

Torniamo alla ciclovia dell’acquedotto. Un plauso va fatto ad altri attivisti per il momento: quelli di Bikeitalia per esempio (e anche al Governo, diciamolo). Bikeitalia in prima fila, con continuità, per chiedere la ciclovia: è qualcosa che può avere un ritorno economico formidabile. Un ritorno che in Irpinia difficilmente si vedrà. Già, perché il percorso non è fisso: puoi metterti in bici dove vuoi e quando vuoi e bisognerà vedere quanti sceglieranno l’Irpinia come punto di partenza. La ciclovia dell’acquedotto pugliese è della Puglia, punto. Loro sono sempre più bravi. Noi, in Campania, sempre divisi e poco efficaci: nelle battaglie e nelle richieste.

Giulio D'Andrea

Direttore responsabile di Irpiniapost, classe 1978, si laurea in Giurisprudenza a Perugia e si perfeziona in Psicologia forense a Genova. Mostra subito insofferenza per i tribunali e soprattutto per le cancellerie. Inizia il percorso giornalistico nel 2006, lavorando su carta stampata, internet e televisioni tra Campania e Lazio. Attualmente collabora con il quotidiano “Il Mattino”. Leggeva molto e suonava anche di più, poi la visione ossessiva delle serie Tv gli ha impedito di continuare.

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