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D’Amelio: ‘Sosterrò Minniti’. E sulle provinciali accusa Festa, Petitto e Alaia

Rosetta D’Amelio alza la voce e batte i pugni. Conferenza stampa per la presidente del Consiglio regionale questa mattina ad Avellino, nella sede della Federazione provinciale del Partito democratico. Un incontro con i giornalisti utile a chiarire alcuni passaggi della travagliata fase storica vissuta dei dem in Irpinia.

“Avrei dovuto parlare prima, ma ho atteso doverosamente il passaggio dell’assemblea nazionale di sabato – ha esordito la dirigente democratica -. Intanto, ringrazio i sindaci irpini che hanno firmato l’appello per la discesa in campo di Marco Minniti. Lo sosterrò convintamente perché condivido i punti che ha messo al centro della sua proposta politica sin dalle prime uscite e, spero, che con lui finisca questa storia delle correnti e delle correntucole, perché la gente non ne può più“.

Gli impegni mantenuti dalla Regione Campania sul fronte sanità e strade, a partire dal riconoscimento del Dea di I livello per l’ospedale di Ariano Irpino. Ma soprattutto il Pd provinciale al centro delle sue dichiarazioni. “Sapete che io ho sostenuto alla segreteria un giovane perbene e fuori da logiche correntizie, perché Di Guglielmo non è mai stato un mio sostenitore – ha ricordato la presidente -. Sta facendo un lavoro importante, in una fase complicatissima. Ma devo dire delle cose. Un partito in cui, nel giorno in cui si presentavano le liste per il Comune di Avellino, qualcuno andava a fare ricorso per il congresso, io non lo accetto. Chiederò a Minniti di riflettere su questo. La gente ci ha pure trattato decentemente, ma il candidato a sindaco, per persona seria, ha pagato il non aver operato un rinnovamento serio nelle liste di fronte alla richiesta di molti“, ha continuato D’Amelio.

Capitolo Provinciali. “Con Vignola è successa la stessa cosa di Foti. Questo partito non impara mai. Come diceva mia madre, siamo in mano agli ‘ndrovola tonze. Per riservatezza finora delle cose non sono state dette. Ringrazio Farina e Palmieri per i passi indietro. Per me a quel punto il candidato era il sindaco di Aiello, Urciuoli. Alle 9 di sera arriva una telefonata del coordinatore della segreteria del segretario nazionale, Maurizio Martina, che dava come candidata la sindaca di Villamaina, Stefania Di Cicilia. Massimo rispetto per lei, ma mi sembrava un’offesa al lavoro che stavamo facendo. Ora si è dimesso Martina e lo posso dire pubblicamente“.

Un fiume in piena. “Arrivò dagli alleati, che non sono solo i Popolari, la richiesta di candidare un sindaco di una comunità grande, quindi Vignola. Ho chiamato Vignola e gli ho detto che lui era il mio candidato. A dimostrazione di ciò, Farina ha dato tutte le sue firme al sindaco di Solofra. Abbiamo lavorato e ci siamo impegnati. E ringrazio i non eletti perché ci hanno messo la faccia“.

Ma la presidente continua: “Se uno dice di essere di centrosinistra, deve essere coerente. Mentre alcuni consiglieri comunali si sono dimostrati poco affidabili. Ad Avellino mancano sei voti se consideriamo che i tre consiglieri di Cipriano hanno votato per Vignola. Ci sono sei persone iscritte al Pd che non hanno votato centrosinistra. Non è solo Gianluca Festa. E dovrebbero avere il coraggio di dirlo. Livio Petitto ci dica per chi ha votato. Quanto ad Alaia o sei di centrosinistra o sei civico e voti chi vuoi. lo dirò in ogni atto che faremo nei congressi. Ad ogni modo auguro buon lavoro ai consiglieri e al presidente della Provincia, ma gli eletti Pd stanno all’opposizione. Chiunque tratta per me non fa il bene del Partito democratico“.

Infine, un passaggio sulla città. “Io spero che, nelle forme consentite ai consiglieri comunali, si arrivi al voto in primavera. Perché Avellino è ferma da mesi – ha attaccato-. E questa volta dobbiamo chiedere che chi è del Pd stia nella lista del Pd. Faccio autocritica in questo, avendo anche contribuito con 12 nomi a far eleggere una candidata della lista di Alaia oltre a quelli del Pd“. E sul futuro tesseramento dice: “Per me si deve fare nei circoli che hanno la sede. Se non c’è, la tessera si fa in carne e ossa nel circolo vicino o a via Tagliamento. Lo chiederò al partito nazionale e al regionale“.

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