D’Angelis: ‘Con i sogni e le idee Cairano non morirà’

Luigi D’Angelis il 10 giugno sarà sindaco di Cairano per la terza volta consecutiva. Perché nel micro borgo altirpino, contro il primo cittadino uscente, non si sono presentati avversari: la sfida dall’esito scontato è così con una lista “civetta” e D’Angelis,  senza le ansie della campagna elettorale, può già guardare al futuro del paese dei Coppoloni.

Sindaco, sarà terzo mandato. E’ comunque un risultato importante.
Certamente. Ho voluto raccogliere una dichiarazione di affetto da parte dei cittadini che mi hanno chiesto un ulteriore impegno e non hanno presentato contro-candidature.  La disponibilità è perciò scaturita dal sentimento di solidarietà che ho avvertito da parte di tutti. Questo mi responsabilizza, ma è sintomo del clima di solidarietà e condivisione che si è venuto a creare in questi dieci anni, del lavoro positivo e proficuo fatto. Ancora di più quindi sento il dovere di tenere unita la comunità in un momento difficile della sua storia: rischiamo di scomparire nei prossimi 50 anni, ma sono convinto che Cairano farà ancora molto rumore, non moriremo perché abbiamo creato le condizioni per la ripresa.

In che modo farete rumore? Quali i progetti nel breve-medio termine?
Stiamo per concretizzare una serie di idee partite da lontano e volte a recuperare il centro storico e a destinarlo a una vocazione non meramente turistica, legata alla bellezza del luogo e confinata lì. Ma piuttosto in grado di portare sviluppo e possibilità di attrazione di investimenti e persone.

Altrove si è puntato sulla vendita a prezzi simbolici, ad esempio a un euro, delle abitazioni per ripopolare i borghi. A Cairano invece cosa accadrà?
Abbiamo recuperato il borgo biologico attraverso metodologia rigorosa, sostenibile, non impattante, per destinarlo all’ospitalità diffusa sotto forma di residenze artistiche. Ci ha dato una mano Franco Dragone e già il prossimo 3 settembre partiremo con una master class per 30 artisti che alloggeranno nel borgo e con altri 30 ragazzi che vivranno il paese, provenienti dalle classi quinta dell’istituto d’arte di Calitri. Non sarà un’iniziativa spot perché chiederemo l’accreditamento in Regione come centro d’eccellenza per la formazione. Questo creerà una piccola economia locale: sono già nati tre B&B, ci sarà un ristorante, un teatro e un centro, appena completato, per la formazione modernissimo. Insomma, abbiamo puntato su un’unica idea forte che non esclude il turismo: perché un giovane che viene qui per studiare, conoscerà il territorio e ci ritornerà. Poi c’è un’altra cosa.

Prego.
Nel nostro programma di valorizzazione del borgo abbiamo previsto pure l’incentivazione di privati ad acquistare e restaurare abitazioni con interventi conformi a precise disposizioni. Il risultato è che il sociologo Enrico Finzi ha acquistato una casa del patrimonio comunale e torna da Milano per passare del tempo qui. Lo stesso hanno fatto Dragone, Dario Bavaro e due famiglie di Glasgow. Se ho deciso di continuare è perché dopo anni di semina, ora è arrivato il tempo della raccolta.

Dragone, Bavaro, sono amici da tempo del suo borgo. L’esperienza di Cairano 7x è stata animata da loro. Però, dopo qualche anno di successi, si è oggettivamente arenata. Nel frattempo è nato e cresciuto il vicino SponzFest.
Sì, ma non abbiamo abbandonato il progetto. Semplicemente abbiamo spostato l’attenzione da un evento di grande suggestione dovuta allo scenario a qualcosa di più duraturo e che potesse portare sviluppo. C’era il rischio di fare qualcosa di spettacolare, ma senza sbocchi: era un progetto che cozzava con la finalità di fare cultura nel borgo per non morire. Allora Cairano 7x è stato affiancato allo SponzFest, ottenendo che rispetto a Calitri qui gli eventi fossero equilibrati e rigorosamente sostenibile. In un luogo piccolo non si possono fare grandi eventi. Questo è il paese dei Coppoloni, per citare Capossela, e la sua visione si è integrata alla perfezione con la nostra, quella di un gruppo con una comune sensibilità fatto da Franco Arminio, Angelo Verderosa, Mario Marciano, Generoso Picone, oltre ai nomi già citati.

Anche quest’anno quindi Cairano sposerà il programma dello SponzFest?
Esatto. Quest’anno tutto ruoterà attorno alla master class. Ho coniato l’espressione borgo creativo o residenze creative. Parteciperemo a un bando regionale per le residenze per artisti. Qui stiamo anticipando un trend mondiale.

Tutto questo entusiasmo è ammirevole. Ma Cairano è calato in un contesto viario complicato, lei è anche consigliere provinciale con delega alla viabilità. Converrà che fare turismo senza strade adeguate è molto difficile.
Non sempre una via comoda o un’autostrada aiutano, spesso riducono la suggestione dei luoghi. Ma è evidente che deve esserci un minimo di possibilità di relazionarsi con i centri di interesse. Noi ci siamo mossi comunque: abbiamo concluso il primo lotto della strada Cairano-Ofantina ed entro l’anno completeremo il secondo lotto. Su tutto il sistema della viabilità e dell’interconnettività in Alta Irpinia si registrano problemi, ma intanto andiamo avanti.

Per restare sul tema mobilità, nei giorni scorsi si è avuta la riapertura totale della ferrovia turistica Avellino-Rocchetta. Cairano crede in questo strumento?
A me dispiace che il treno non possa avere una finalità di trasporto pubblico delle persone, ma può essere di sicuro un qualificatore dell’offerta turistica dell’area. Domenica scorsa 60 persone sono state a Cairano in visita guidata, erano arrivati con il treno le cui potenzialità sperimentammo già qualche anno fa con 7x. Io ho sempre creduto nella Avellino-Rocchetta quindi lavoreremo per sfruttarla a nostro vantaggio.

Ma se a Cairano ci sono sempre meno persone, come si gestiscono tutti questi progetti?
E’ vero, ma dobbiamo anche sognare, se non siamo visionari, se non ci lasciamo trasportare dalla magia delle cose pensate, non le realizzeremo mai. Poi sono convinto che se sogniamo insieme, i sogni si avverano.

Paola Liloia

Classe 1985, laureata alla Sapienza in Editoria, Comunicazione multimediale e Giornalismo. Ha collezionato stage in uffici stampa romani (Confapi, ministero per la Pubblica Amministrazione, Senato) e collaborato con agenzie di comunicazione, quotidiani online locali e con il settimanale "Il Denaro". Ama la punteggiatura. Odia parlare al telefono e i tacchi. Ama l’Inter e le giornate di sole.

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