E’ un Luigi Famiglietti più loquace del solito quello che arriva a Guardia Lombardi a sostegno di Giandonato Giordano. Una difesa del Pd, di Renzi e De Luca. Annunci importanti su opere che riguardano l’Irpinia. Ma anche una dura replica a Ciriaco De Mita e un attacco al nipote Giuseppe. In più passaggi. “Naturale essere a Guardia oggi. Si vota per rilanciare il ruolo del paese con una lista vicina al Pd. Che cos’è il Pd? Sicuramente non è un partito familiare. Siamo un partito nazionale. Può capitare che si dia vita a liste civiche nei Comuni. Io rispetto l’altra formazione, soprattutto quelli del Pd. Ma io sono un parlamentare dem e devo stare da questa parte: qui ci sono le persone più adatte a governare e c’è il segretario del circolo. Importantissimo avere nel contesto del Progetto pilota un primo cittadino come Giandonato”.
Su De Mita
“In questi giorni assistiamo a un’autentica processione di Ciriaco De Mita con il nipote e con Petracca. Io penso sia più bamboccione chi si trascina dietro lo zio. Non è colpa dei 30enni e dei 40enni se le occasioni di lavoro sono mancate. Io però non sono un nullafacente. Mi sono candidato a sindaco non perché figlio di Andrea ma perché a Frigento trovammo l’occasione di mettere insieme centro e sinistra, guardavamo già al Pd. E guardare al Pd è compito delle nuove generazioni. E’ offensivo dire “Il Pd non esiste”. Allora – riferendosi sempre al sindaco di Nusco – non dovresti neanche dialogare col Pd. Mi sembra che De Mita faccia come la volpe con l’uva. E non dimentichiamo che ha abbandonato il Pd e ora si è pentito. Non dimentichiamo che ha fatto gli accordi con Cosentino. Dallo strappo con Veltroni c’è stata solo gestione del potere per il potere. Così – aggiunge Famiglietti – si danneggia il territorio”.
Sul Progetto Pilota
“Coincide, doveva coincidere con un territorio piccolo dove si fanno sperimentazioni per studi di fattibilità su servizi. Bisognava lavorare su servizi. Invece si è discusso di tutto tranne che di questo. Assurdo pensare come ha fatto De Mita a un distretto unico rifiuti in questa area pilota”.
Il Governo, l’Irpinia, e l’ultimo affondo su Ocm
Grazie all’impegno di tanti, ma soprattutto di Vinicio Capossela, il 18 giugno si firmerà l’accordo per la riapertura della linea ferroviaria Avellino-Rocchetta. Entusiasta il ministro Franceschini. Sul fronte regionale sono stati stanziati 65 milioni di euro per la Lioni-Grottaminarda. Ci sono altre sfide e ci stiamo impegnando. Sono stato al Mise con Repole e Capone sulla vertenza Ocm e nelle prossime settimane instaureremo un tavolo. Altri – qui l’ultimo affondo al sindaco di Nusco – non hanno mosso un dito”.
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