Lo strano caso dei cugini del Sele, esiliati nel collegio irpino

Ci sono quelli che ancora non hanno preso piena coscienza del fatto che il 4 marzo dovranno andare a votare. E quelli che avrebbero preferito restare con i fratelli del Sele… Poi ce ne sono alcuni che potrebbero ritrovarsi un sindaco senatore, ma senza averlo neppure potuto votare. Sono i circa 15mila abitanti di quel pezzetto di Valle Sele annesso dalla legge elettorale al collegio di Ariano Irpino. Per ragioni di puro conteggio demografico, sette paesi del salernitano (Oliveto Citra, Contursi Terme, Valva, Castelnuovo di Conza, Santomenna, Laviano e Colliano) al confine con l’Alta Irpinia, sono stati aggregati alla provincia di Avellino. Stessa sorte anche per una quindicina di Comuni del Fortore, nel Sannio. Ma scorrendo le liste dai partiti più grandi a quelli più piccoli, nessuno sembra aver pensato di inserire un candidato del Sele. Neppure in posizione non eleggibile, per mera testimonianza.

“Per la prima volta non voteremo i candidati della provincia di Salerno”, commenta il sindaco di Oliveto Carmine Pignata. Lui è un socialista, uno di quelli che ha una storia di impegno coerente, sempre dalla stessa parte, e che ha preferito non aderire al Partito democratico perché nostalgico di una politica fatta da grandi personalità e non da partiti personali. “La politica deve essere servizio, ma deve anche essere plurale. Deve perseguire libertà e giustizia sociale e favorire le aggregazioni”, spiega. E’ tra i candidati alle Politiche del 4 marzo. Correrà come capolista al Senato per la lista Insieme (organica al centrosinistra) nel collegio Campania 3, che comprende la parte orientale della città metropolitana di Napoli e l’intera provincia di Salerno, ad eccezione dei comuni ceduti ad Ariano Irpino. Vivo un’anomalia – dice -. Il mio paese e la zona per la quale mi sono sempre speso non mi potranno votare. Veda: il nostro è sempre stato un territorio in bilico tra più province. Abbiamo dovuto combattere per rafforzare la nostra identità territoriale perché, senza nulla togliere al Cilento o all’Alta Irpinia, noi abbiamo una nostra storia e una nostra cultura, sviluppata attorno al fiume Sele che disegna con il suo percorso anche il confine naturale di quest’area. Avrebbero dovuto mettere insieme i collegi per aree omogenee, anche dal punto di vista geografico. Invece – chiosa – è venuta fuori una vera bizzaria. Ma è quello che succede quando si è marginali e con poca demografia, cioè poco potere contrattuale”.

 

I paesi sono piccoli: tutti al di sotto dei 5mila abitanti, in due casi addirittura sotto i mille. Portano i segni del terremoto dell’Ottanta: centri storici recuperati ma vuoti, quartieri anonimi e freddi, a tratti lunari. Castelnuovo ha il più alto numero di residenti all’estero della Campania, un’emigrazione da paura secondo l’ultimo rapporto Migrantes: 605 abitanti e ben 2752 cittadini Aire. Non mancano i castelli, nella Valle del Sele. Valva ha Villa Ayala attorno alla quale si prova a innescare il fenomeno turistico. A Contursi il turismo termale è realtà da anni, ma il vero salto di qualità ancora non c’è stato. A Oliveto Citra resiste l’ospedale. La fondovalle Sele ha reso più semplici gli spostamenti tra l’Alta Irpinia e la Salerno-Reggio Calabria: è la strada che, quando sarà terminata la Lioni-Grottaminarda, collegherà quest’area proprio all’arianese.

Non potranno votare Pignata, questo è sicuro. Chi voteranno quindi i cugini del Sele? Candidati casertani, sanniti, del Tricolle o della vicina Sant’Andrea? O i sodali dell’ex sindaco di Santomenna Massimiliano Voza, confluito in Potere al popolo? Il nome più noto a queste latitudini, per storia familiare, è certamente quello di De Mita, che però non affascina. “I giovani difficilmente lo voteranno – spiega Federica, studentessa universitaria -. Ariano è oggettivamente una realtà distante da noi, e di conseguenza anche i candidati che provengono da quell’area. La candidata di Potere al popolo, santandreana, avrebbe sicuramente vita più facile nel venire qui a fare campagna elettorale”. In generale la sensazione è che da queste parti la fase pre-elettorale non abbia entusiasmato. “Molti candidati neppure li conosciamo – aggiunge – e di elezioni non si sta facendo questo gran parlare”. 

“Nei giorni scorsi – racconta Laura, 34enne di Santomenna – i sindaci Pd della zona (cinque Comuni su sette) – si erano riuniti per proporre su unico candidato di territorio. Purtroppo lo sforzo che per la prima volta aveva unito gli amministratori si è rivelato inutile. Chiunque sia eletto, non avremo voce. A chi dovremmo rivolgerci?”.  Intanto però tutti escludono strategie di voto calate dall’alto, blocchi di preferenze da far valere in seguito per avere rappresentanza. “Credo prevarrà, anche in linea con il trend nazionale, la scelta di pancia. Anche se questo significa fare scelte populiste. L’assenza di candidati di territorio favorisce queste dinamiche”, è il rammarico finale di Pignata.

(Foto Santomenna, veduta da Quaglietta, Valva)

Paola Liloia

Classe 1985, laureata alla Sapienza in Editoria, Comunicazione multimediale e Giornalismo. Ha collezionato stage in uffici stampa romani (Confapi, ministero per la Pubblica Amministrazione, Senato) e collaborato con agenzie di comunicazione, quotidiani online locali e con il settimanale "Il Denaro". Ama la punteggiatura. Odia parlare al telefono e i tacchi. Ama l’Inter e le giornate di sole.

Recent Posts

Al Cimarosa in scena ‘Il matrimonio segreto’

Il Conservatorio di Avellino, presieduto da Achille Mottola e diretto da Maria Gabriella Della Sala,…

1 settimana ago

Statale 90bis, al via lavori su ponti e viadotti

Lungo la strada statale 90bis “delle Puglie”, nell’avellinese, Anas ha avviato nuovi lavori di manutenzione…

1 settimana ago

Amministrative Avellino: D’Andrea incontra la gente, Fdi su Iandoli

Oggi, presso la sala del Gamea Cafe di Piazza D'armi ad Avellino, incontro aperto al…

1 settimana ago

Fiera Venticano, fiamme nella notte in uno stand: muoiono pulcini

La squadra dei Vigili del Fuoco del distaccamento di Grottaminarda, alle ore 05.38 di oggi…

1 settimana ago

Festival delle Radici, Ricciardi: ‘Sviluppo sostenibile borghi spopolati’

“L’emigrazione rappresenta il tratto identitario dell’Italia: un fenomeno che ha interessato milioni di persone dai…

2 settimane ago

Forum Giovani Campania, insediate 10 commissioni

“Giovani per la Campania” questo è il titolo dell’evento promosso dal Forum regionale dei Giovani…

2 settimane ago