Migranti minorenni, effetto Minniti in Alta Irpinia?

Nel giorno dell’ok al nuovo testo sui migranti disegnato dal ministro Marco Minniti, che rafforza decisamente le tutele per i minori, che renderebbe più agevoli le espulsioni degli altri e che per molti comprimerebbe i diritti abolendo il secondo grado per i richiedenti asilo, nella contraddittoria Alta Irpinia arriva il sì di Caposele. Il Comune entrerà in uno Sprar a quattro con capofila Villamaina. Nonostante i numeri bassi, sostenibili, una quarantina il totale, questa adesione non era affatto scontata: l’ospitalità sembra poco popolare in termini brutalmente elettorali. Ma in qualche contesto prevale anche la paura che i piccoli centri altirpini vengano “invasi” da strutture private con pochi limiti di presenze.

Il via libera di Caposele fa riemergere per un attimo le perplessità per la proposta accantonata di uno Sprar dei venticinque comuni, che avrebbe reso l’Alta Irpinia un territorio equamente solidale e posto un argine generalizzato all’ingresso dei centri che Sprar non sono. Ciriaco De Mita non volle. Molti lo seguirono sulla strada del “non se ne deve occupare il Consorzio dei Servizi Sociali” rimandando ogni decisione, qualcuno ha poi pensato di operare all’interno del proprio Comune e in collaborazione con altri. Intanto la battaglia del preside Luciano Arciuolo continua. Qualche giorno fa altro appello sul Corriere del Mezzogiorno, dopo la lettera al Papa. “Ospitare i minori a Nusco, Bagnoli e Castelfranci per solidarietà e per ripopolare le scuole vuote “. Tale battaglia non sembra destinata a fermarsi, a maggior ragione dopo le nuove norme all’orizzonte.

Cosa c’entrano queste ultime con l’Alta Irpinia? Beh a occhio e croce, ma è solo un’osservazione basata sulla logica, sarebbe più facile tutelare i minori in contesti mediamente tranquilli come i venticinque paesi. Inoltre il testo parla anche di diritto all’Istruzione. E c’è da considerare che su 25 Comuni, al momento, soltanto sei si occupano di profughi o richiedenti asilo a vario titolo. C’è dunque la sensazione, ed è solo una sensazione, che il dibattito sui migranti non verrà affatto archiviato da queste parti…

Giulio D'Andrea

Direttore responsabile di Irpiniapost, classe 1978, si laurea in Giurisprudenza a Perugia e si perfeziona in Psicologia forense a Genova. Mostra subito insofferenza per i tribunali e soprattutto per le cancellerie. Inizia il percorso giornalistico nel 2006, lavorando su carta stampata, internet e televisioni tra Campania e Lazio. Attualmente collabora con il quotidiano “Il Mattino”. Leggeva molto e suonava anche di più, poi la visione ossessiva delle serie Tv gli ha impedito di continuare.

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