IRPINIAPOST: Industrializzazione, ricostruzione, ruralità

Segreterie politiche irpine verso una calda estate. Chiuso il capitolo amministrative, salvo gli ultimi incontri utili a definire le Giunte, sono il congresso provinciale del Partito Democratico da una parte e il futuro dell’Udc dall’altra a tenere banco. Le due formazioni per un motivo o un altro continuano a essere il centro della politica irpina e le scelte dell’una influenzano inevitabilmente anche quelle dell’altra.

Non è ancora nota la data del congresso del PD irpino. C’è però una proposta avanzata dalla segretaria regionale Assunta Tartaglione (nella foto) relativa al 23 luglio: sarà via del Nazareno a doversi esprimere a riguardo, ma se la data dovesse ottenere l’ok romano, entro la fine del mese bisognerà presentare le candidature alla segreteria provinciale. Il partito è reduce dalle dimissioni di Carmine De Blasio e da un anno e mezzo di reggenza affidata a un direttorio composto da Luigi Famiglietti, Valentina Paris, Enzo De Luca e Rosetta D’Amelio. La proposta della Tartaglione tuttavia non sarebbe gradita a quella parte dei democratici, non rappresentata dal direttorio e che fa riferimento a Gianluca Festa e Umberto Del Basso De Caro, che opterebbe per un congresso in autunno anche allo scopo di provare a ottenere da Roma l’ammissione alla platea degli iscritti di diverse centinaia di tesserati online rimasti fuori dal voto per il segretario nazionale perché non avevano completato la procedura di iscrizione entro il 28 febbraio, data di chiusura del tesseramento. Un congresso in autunno significherebbe anche più tempo per discutere e aprire un dibattito con i circoli territoriali sul futuro dei democratici e la linea politica da seguire in vista delle prossime Politiche. Su questo punto in particolare sta battendo la deputata Valentina Paris e non si esclude possa trovare sponda in altri pezzi del direttorio.

Futuro sicuramente incerto per i centristi dell’Udc. Il partito a livello nazionale viaggia su percentuali molto basse di consenso, in Campania gode di migliore salute. Ma sono in corso da settimane incontri e pubblici dibattiti finalizzati ad aggregare al centro in vista di un nuovo soggetto politico che possa dialogare a destra o sinistra, purché – citando Ciriaco De Mita – “non con Renzi”. E’ inoltre di questa mattina l’indiscrezione lanciata dal quotidiano Cronache di Salerno secondo la quale l’ex presidente del Consiglio starebbe valutando la possibilità di rompere il patto di Marano (che lo portò ad allearsi con Vincenzo De Luca alle Regionali del 2015) per ritornare tra le braccia di Stefano Caldoro e di Forza Italia. L’ipotesi comporterebbe però conseguenze non soltanto sul piano prettamente politico, ma pure su quello istituzionale. L’Udc ha un suo uomo, vicino al salernitano Cobellis, in Giunta a Palazzo Santa Lucia: si tratta  dell’assessore al Turismo Corrado Matera. Un eventuale accordo con Caldoro costringerebbe l’assessore a dimettersi perdendo così una pedina importante in un settore di particolare interesse per i centristi di Nusco.