Per i licenziati Ocm, un concerto per sostenere il sit-in

A due mesi esatti dall’inizio del presidio davanti ai cancelli dello stabilimento, i lavoratori della OCM di Nusco convocano una conferenza stampa. Due i concetti da ribadire sull’assolato piazzale dell’area industriale altirpina: il presidio andrà avanti a oltranza e la politica batta un colpo. Ma per continuare il presidio in tenda serve anche il coinvolgimento della gente. E allora si lancia l’idea: un concerto per le 97 famiglie dei 97 operai. Servono risorse per una lotta difficile, complicata e logorante. “Da oggi ci mettiamo alla ricerca di musicisti per allestire il concerto. Vogliamo che le persone vedano da vicino che cosa erano le aree industriali e che cosa stanno diventando oggi“, dicono gli operai che ovviamente sperano anche in una piccola raccolta fondi per sostenere il sit-in nei prossimi mesi.

Intanto segnaliamo la pagina degli operai per informazioni, contatti, per chiunque volesse dare una mano. Musicisti, tecnici, sponsor. E mettiamo a disposizione anche il nostro indirizzo di posta (redazione@irpiniapost.it).

Parla Antonio Perillo, Rsu aziendale e coordinatore della segreteria Ugl Metalmeccanici. La politica ai vari livelli non ritenga di aver assolto il suo compito facendoci convocare al ministero dello Sviluppo economico. Abbiamo visto fino al voto per le amministrative sindaci e rappresentanti istituzionali farci visita, poi è calato il sipario. Ma le vertenze – incalza Perillo – non si risolvono con i post su Facebook”. Da due mesi in tenda. E queste persone hanno intenzione di passare tutta l’estate davanti allo stabilimento per cercare soluzioni e sensibilizzare l’Alta Irpinia.

 
Un capannone di circa 20mila metri quadrati aspetta un nuovo investitore, posto che Fabrizio Cellino non ritornerà a produrre in Irpinia. Con il capannone sono 97 le tute blu in cerca di nuovo “padrone”: da 60 giorni si alternano sotto la tenda simbolo della vertenza. Alla conferenza stampa partecipano in 30 e lo fanno con sacrificio perché, mentre si attende il pagamento degli stipendi, anche raggiungere l’area industriale diventa una spesa non sempre sostenibile. E la solidarietà tra la gente scarseggia. “Abbiamo intenzione di organizzare l’evento per portare i cittadini dell’Alta Irpinia nell’area industriale – aggiunge Perillo – perché si ha la sensazione che in troppi non ci abbiano mai messo piede, che non si rendano conto che qui sono stati spesi milioni di euro per realizzare lotti e capannoni, che questo luogo è patrimonio del territorio e va tutelato.  E’ lo stesso discorso degli ambientalisti quando parlano di paesaggio e risorse ambientali, che piaccia o meno.

Il segretario provinciale dei Metalmeccanici Ugl, Antonio Oliviero commenta: “Ci sono 3-400 lavoratori tra OCM, Elital e Mondial che rischiano il lavoro in queste settimane in Irpinia, facciamo diventare le singole storia un’unica vertenza”. Un tentativo cercato anche in passato: erano altre le aziende, i servizi e i dipendenti a rischio, ma la molla per il coinvolgimento di tanti non scattò. Uno dei ultimi atti ufficiali ebbe luogo proprio nell’area industriale, nella struttura mai decollata del centro servizi. Era il 2013: c’erano sindaci, operai e studenti.

Intanto nei prossimi giorni la vertenza dovrebbe arrivare nuovamente sul tavolo del Prefetto Carlo Sessa: “Il nostro segretario Vassiliadis ha chiesto un incontro finalizzato al pagamento degli arretrati, compresi tfr e stipendi”. E ancora: “Ci sono voci di imprenditori interessati: escano allo scoperto, noi siamo pronti a trattare”. L’azienda, vociferano gli operai, era parte dell’indotto Hitachi che ha acquisito importanti commesse da Trenitalia.

Paola Liloia

Classe 1985, laureata alla Sapienza in Editoria, Comunicazione multimediale e Giornalismo. Ha collezionato stage in uffici stampa romani (Confapi, ministero per la Pubblica Amministrazione, Senato) e collaborato con agenzie di comunicazione, quotidiani online locali e con il settimanale "Il Denaro". Ama la punteggiatura. Odia parlare al telefono e i tacchi. Ama l’Inter e le giornate di sole.

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