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Racket eolico in Alta Irpinia, arresti domiciliari per la banda di Orta Nova

Nella mattinata odierna, militari della Compagnia Carabinieri di Sant’Angelo dei Lombardi, coadiuvati da quelli della locale Stazione, in relazione ad attività d’indagine su un gruppo criminale dedito ad estorsioni ai danni di società proprietarie di parchi eolici siti in Bisaccia e Lacedonia, hanno dato esecuzione a Orta Nova (FG), ad un’ordinanza di misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal Tribunale del Riesame di Napoli nei confronti di 4 soggetti del posto, di età compresa tra i 19 ed i 35 anni. Gli stessi, al termine di articolata attività d’indagine sviluppata dai Carabinieri della Compagnia di Sant’Angelo dei Lombardi, il 17 luglio 2018 già furono tratti in arresto, insieme ad un’altra persona, in esecuzione di un’ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere emessa dall’Ufficio G.I.P. del Tribunale di Avellino per i reati “tentata estorsione continuata in concorso” e “danneggiamento seguito da incendio in concorso”. L’attività investigativa, iniziata nel maggio 2017, consentiva di accertare l’esistenza di un gruppo criminoso che, dopo aver provocato gravi danni alle turbine eoliche, veicolava successivamente richieste estorsive ai vertici dei gestori delle relative società operanti in Alta Irpinia, minacciando ulteriori attentati. Tali azioni criminali, compiute dai destinatari del provvedimento, sebbene limitate a un ristretto arco temporale, avevano determinato un elevato allarme sia tra la popolazione che tra le autorità locali, destando notevole preoccupazione anche a livello nazionale, con l’interessamento di organismi di rilievo istituzionale.

Le indagini svolte dai militari dell’Arma, condotte con metodi classici di appostamento, osservazione, monitoraggio con telecamere e mezzi tecnici nonché con intercettazioni telefoniche ed ambientali, consentivano di tracciare un filo tra alcuni eventi delittuosi, e permettevano di ricondurre agli indagati la commissione di 2 episodi di danneggiamento, per diverse centinaia di migliaia di euro, avvenuti presso impianti appartenenti alla medesima società ed in particolare:

– 30.5.2017: in Bisaccia –  danneggiamento ad un trasformatore mediante utilizzo di catena in ferro (con conseguente sospensione del funzionamento dell’impianto eolico);

– 23.8.2017: in Lacedonia – danneggiamento di una pala eolica a mezzo incendio.

Gli indagati dell’odierno provvedimento, lo scorso mese di agosto venivano rimessi in libertà, su provvedimento del Tribunale del Riesame di Napoli successivamente annullato dalla Suprema Corte di Cassazione.

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