Dopo Pratola Serra, anche a Sturno marcia indietro sulla realizzazione di un impianto di cremazione. Era notizia di pochi giorni fa l’ipotesi di costruzione, avanzata da un’impresa privata, di un forno crematorio per incenerire le salme dei defunti. Ed era subito esplosa la polemica sui social con tanto di pagina Stop forno crematorio a Sturno e richiesta di chiarimenti indirizzata all’amministrazione, all’Asl, alla Regione Campania e alla Procura di Avellino per bloccare il progetto. Più o meno alla stessa dinamica avevano assistito gli amministratori di Pratola Serra, che tra fine febbraio e inizio marzo era stati travolti dalle contestazioni dei cittadini e dei comitati ambientalisti della Valle del Sabato. Alla fine la delibera era stata revocata.
A Sturno lo scontro è durato ancora meno. Sulla sua pagina Facebook, il sindaco di Sturno Vito Di Leo così precisa: “È stata presentata una richiesta/progetto da parte di un privato; nessuna autorizzazione è stata rilasciata; si prende atto di una diffusa preoccupazione della popolazione; si saluta con favore la sensibilità civica dimostrata in questa occasione da molti nostri concittadini. Fermamente convinti che si amministra nell’interesse e per conto dei cittadini, l’amministrazione comunale si dichiara contraria alla realizzazione dell’impianto, nonostante i numerosi vantaggi economici che ne sarebbero derivati per la comunità”.
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