Tagli alle Province, Gambacorta:” Rischiamo il dissesto”

Lo spettro del dissesto finanziario e dell’impossibilità di garantire i servizi minimi si abbatte su Palazzo Caracciolo in vista della scadenza del prossimo 30 settembre quando, con buona probabilità, l’ente si troverà ad approvare un bilancio sul quale graverà un taglio da 12,5 milioni di euro. Osservando il quadro generale le Province italiane sembrano ormai allo stremo, affossate dalla riforma con la quale il governo centrale ha tagliato grossa parte dei finanziamenti sui quali l’ente si regge. “Per noi, questo taglio è insostenibile. – ha spiegato il presidente della Provincia di Avellino, Domenico Gambarcorta in conferenza stampa questa mattina.- Se non riusciremo a trasferire i dipendenti delle funzioni fondamentali ai Ministeri, alla Regione oppure ai Comuni, non saremo in grado di pagare i riscaldamenti a novembre e dicembre, né di gestire i servizi di competenza dell’ente: scuole superiori, politiche sociali, trasporti, manutenzione delle strade, forestazione”. Il caos, però, potrebbe allargarsi anche ad altri ambiti. La commissione Bilancio del Senato, dunque, sta già valutando degli emendamenti per cercare di tamponare il disastro.” Abbiamo proposto degli emendamenti – ha continuato Gambacorta – che consentano alle Province di approvare solo il Bilancio 2015, e non quello 2016 e 2017, ed ancora di utilizzare l’ avanzo di amministrazione o mettere in vendita i beni per pagare gli stipendi dei dipendenti. Spero che la commissione Bilancio del Senato e l’aula intera – aggiunge il Presidente – si rendano realmente conto che le Province sono allo stremo. Siamo in una condizione di assoluta mancanza di tenuta dei conti. Con i tagli, la Provincia avrebbe un deficit di 9,5 milioni, il che vorrebbe dire ente in dissesto, rinuncia ai servizi e messa in mobilità del personale”. Sulla graticola, dunque, ci sarebbero i 250 dipendenti dell’ente, 50 dei quali sono in pre-pensionamento. Ma non solo. In difficoltà finirebbero soprattutto i cittadini che necessitano dei servizi. Questa mattina, intanto, prima del consiglio provinciale sono stati ricordati due primi cittadini scomparsi e molto legati all’istituzione provinciale. L’emeroteca  di Corso Europa sarà dedicata alla memoria dell’ex primo cittadino di Avellino, Antonio Di Nunno, mentre, poco prima dell’inizio dei lavori è stato osservato un minuto di silenzio in ricordo del sindaco di Sturno, Aurelio Cangero, scomparso lo scorso 3 luglio.

Maria Stanco

Nasce a Sturno nel 1984, tra il rumore delle forchette che proviene dal ristorante dei genitori. Studia “Relazioni Internazionali” a Napoli. Su “Tusinatinitaly.it” il primo lavoro da giornalista. Pubblicista dal 2011 mentre scrive sulle pagine di “Buongiorno Irpinia”. Conduce per un anno il Tg di “MediaTre”. Da qualche tempo è ritornata alla carta stampata, sul quotidiano “Il Mattino” e presto, promette, ricalcherà anche i campi di tennis.

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