Approvato ieri alla Camera dei Deputati, in via definitiva, il taglio dei parlamentari. Si eleggeranno 400 deputati rispetto ai 630 attuali e 200 senatori (attualmente 315). Per il sì si sono schierati, oltre al M5S, anche Pd, Leu e Italia viva. Ma pure Fdi, Fi e Lega. I contrari sono tutti esponenti del gruppo Misto più una rappresentante di Forza Italia. Salvo referendum abrogativi della legge, il taglio sarà effettivo a partire dalla prossima legislatura. E’ aperto quindi il dibattito sulla legge elettorale. Se restasse quella vigente, la riforma avrà ripercussioni sulla rappresentanza nelle regioni medio piccole che, in particolare al Senato, non eleggeranno parlamentari di tutte le opposizioni.
Ma la variazione percentuale del taglio degli eletti vale per tutti, salvo la Valle d’Aosta che avendo già oggi un solo parlamentare non potrebbe scendere a zero. L’altra regione piccola, il Molise, ne perderà invece uno su tre. In Campania il nuovo schema prevede per la circoscrizione Campania 1 una riduzione degli attuali 32 deputati a 20; per la circoscrizione Campania 2 (Benevento-Avellino-Salerno) si passa invece da 28 deputati a 18. Per quanto riguarda il Senato gli eletti in Campania scenderanno da 29 a 18.
Anche per l’Irpinia, di conseguenza, gli spazi si ridurranno per effetto dei tagli. Potrebbero scendere a tre i parlamentari eletti nell’intera provincia.
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