TAV, stazione di Grottaminarda di nuovo a rischio

La stazione Hirpinia, in località Santa Sofia a Grottaminarda, torna protagonista della scena politica. Dopo la battaglia per il suo inserimento nel progetto definitivo della linea ferroviaria ad alta velocità Napoli-Bari, portata avanti dai sindaci dell’area ufitana e dai parlamentari dell’ormai ex maggioranza di Governo, sembrava che la realizzazione della fermata tra Grotta e Ariano Irpino fosse cosa fatta. E in effetti nei giorni scorsi sono stati pubblicati i bandi di gara per l’esecuzione del primo lotto funzionale della Apice-Orsara, il tratto interessato dalla stazione. Sono circa 700 i milioni di euro spendibili già a partire da settembre e nei mesi scorsi sono stati fatti i sondaggi geognostici fino a 300 metri di profondità.

Ma nel nuovo Governo non tutti la pensano allo stesso modo. Soltanto qualche giorno fa il senatore Andrea Cioffi, del Movimento Cinque Stelle, aveva dichiarato a “Il Mattino”. “In questo caso non si può parlare di alta velocità in senso proprio perché parliamo di treni che viaggerebbero a 160 km orari e non oltre i 250. Si potrebbe pensare a una revisione progettuale: realizzare la Variante di Grottaminarda concettualmente avrebbe poco senso. Abolirla consentirebbe invece di far andare la ferrovia dritta, accorciare i tempi di trasporto, risparmiare circa un miliardo e reinvestire il denaro in una stazione in grado di incrociare le linee delle aree interne, Salerno, Avellino e Benevento, con quella dell’alta velocità”. 

A parlare non è proprio l’ultimo dei parlamentari cinquestelle. Cioffi ieri sera è entrato a far parte dell’esecutivo Conte con la nomina a sottosegretario allo Sviluppo economico. Ministero importante per le imprese. Che dalla sua bocca sia uscite quelle parole quindi non è cosa di poco conto. Più volte si è infatti discusso circa l’utilità che la stazione, con annessa piattaforma logistica, avrebbe potuto avere per le aziende della neo zona economica speciale Valle Ufita.

Va da sé che la stazione da sola non risolleva le sorti dell’economia irpina, non se le fabbriche delocalizzano o chiudono. Così come è giusto sottolineare che l’opera non sarà pronta in tempi brevissimi: qualche altro anno passerà. Il caso della Lioni-Grottaminarda fa scuola. Ma le dichiarazioni di Cioffi preoccupano e agitano il territorio. Tra le reazioni più nette, quella dell’ex deputato irpino Angelo D’Agostino.

“Le parole di Cioffi – commenta l’imprenditore – sono estremamente gravi e lesive degli interessi della provincia di Avellino. Ancora più grave è il silenzio dei parlamentari pentastellati eletti in Irpinia i quali, fin qui sostanzialmente assenti sui problemi del territorio, hanno preferito tacere sulle dichiarazioni del loro collega. Avrebbero dovuto difendere con forza un’opera che abbiamo ottenuto con non poco sacrificio per favorire la crescita della nostra terra e del Sud. La stazione Hirpinia è stata inserita nella tratta Apice – Orsara dell’Alta capacità grazie a uno sforzo corale che nella scorsa legislatura ha visto insieme tutti i rappresentanti delle istituzioni: parlamentari, consiglieri regionali, e quegli amministratori locali, in particolare i sindaci, che vivono il territorio e conoscono bene quali sono gli strumenti che ne potrebbero favorire lo sviluppo. Anche solo ipotizzare la cancellazione della stazione di Grottaminarda è un insulto all’Irpinia, al lavoro certosino che insieme abbiamo portato avanti nell’interesse della nostra gente. Ed è sconcertante che i parlamentari in carica restino in silenzio e non ritengano di difendere quegli elettori che dovrebbero rappresentare e tutelare”.

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