“Induzione in errore del pubblico ufficiale” e “Truffa”: sono questi i reati di cui dovranno rispondere una 50enne di Avellino ed un 65enne di Atripalda, denunciati dai Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Avellino. Attraverso l’esame incrociato dei dati documentali e delle informazioni acquisite nel corso di specifici servizi di controllo con quelli forniti dal comune di residenza, sono emerse inesattezze nella dichiarazione prodotta dai due soggetti circa il possesso dei requisiti per ottenere il reddito di cittadinanza, percependo così, senza averne diritto, complessivamente circa 9.500 euro lui e 1.800 euro lei. Gli esiti delle attività sono stati segnalati alla Procura della Repubblica di Avellino e all’INPS per l’interruzione dell’elargizione del sussidio e il recupero delle somme indebitamente percepite.
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