Alto Calore: ok al piano De Stefano-Ciarcia, ma è polemica

Alto Calore: ok al piano De Stefano-Ciarcia, ma è polemica

Assemblea tesa all’Alto Calore dove questo pomeriggio i sindaci irpini e sanniti soci dell’ente di Corso Europa si sono ritrovati a discutere del piano triennale di risanamento dell’azienda idrica proposto dal presidente dimissionarioLello De Stefano. La strategia delineata dall’ex numero si fonda sul finanziamento della Regione Campania di 20 milioni l’anno tra il 2019 e il 2021 con i quali intervenire sulle reti idriche per ridurre la dispersione e i frequenti guasti nelle condutture e ammodernare adduttrici e impianti. Previsto anche un taglio al personale attraverso lo strumento del prepensionamento. Da parte loro i Comuni dovranno garantireun aumento del capitale in 5 anniper un totale di 25 milioni. A De Stefano subentra Michelangelo Ciarcia, attuale presidente del collegio sindacale, passando così alla formula dell’amministrazione unico. Il suo sarà un mandato a termine: tra otto mesi si andrà al voto per eleggere un amministratore con mandato triennale. La discussione,conclusa con il 67% dei voti,è stata segnata dalla tensione. Bocciata la proposta di rinvio dell’assemblea dei soci avanzata dal sindaco Avellino Vincenzo Ciampi, da quello di Montella Ferruccio Capone e da Pasquale Giuditta, primo cittadino di Summonte. IL COMMENTO DI CIAMPI-SIBILIA–“De Stefano si è dimesso ed è una cosa che il M5s chiede da tempo. Ovviamente la soluzioneCiarcianon può che essere una soluzione tampone in quanto non tiene conto dei cambiamenti politici avvenuti ad Avellino e che sicuramente non assicura discontinuità. Infatti il sindaco di Avellino ha votato contro l’elezione diCiarciaad amministratore unico.Ci auguriamo che i sindaci della provincia vogliano discutere con il Movimento 5 Stelle di una nuova gestione dell’ente. Altrimenti si renderanno complici di avere gli stessi problemi solo con dei nomi diversi.L’acqua è un bene prezioso. Va trattata con trasparenza e onestà. Inoltre avevamo chiesto il rinvio dell’assemblea, ma non è stato fatto. Non si ascolta il Comune capoluogo”, è la conclusione della nota del deputato Carlo Sibilia e del sindaco di Avellino Vincenzo Ciampi. comments