Papa Leone è una vera spugna: beccato a scolarsi 6 litri di vino rosso per annegare i pensieri | “Tanto è tutta salute”

Papa Leone

Papa Leone (Meta) Irpiniapost.it

Papa Leone rientra nelle statistiche sul consumo del vino: tra ironia e vino d’eccellenza, il Vaticano conquista un record inatteso.

Papa Leone ama i piaceri semplici: una tavola imbandita, un bicchiere di vino e la compagnia giusta.

Tra un brindisi e una risata, sembra incarnare perfettamente l’anima conviviale italiana, quella che trova nella buona cucina un momento di incontro e di gioia.

Ma dietro questa immagine serena si nasconde un dato sorprendente, capace di far impallidire perfino i più grandi produttori di vino del mondo.

Quanto si beve davvero dentro le mura del Vaticano? Le cifre raccontano una storia curiosa e inaspettata.

Il gusto del buon vino tra le mura sacre

Papa Leone non nasconde il suo apprezzamento per la buona tavola e, soprattutto, per il vino italiano. Un calice di rosso durante i pasti, una chiacchierata conviviale, il sorriso che accompagna la fine di una giornata. Tutto sembra avvicinare la vita del Santo Padre a quella più semplice e autentica della gente comune, dove la convivialità diventa un piccolo atto di felicità quotidiana.

L’immagine di un Papa che apprezza i piaceri della tavola fa sorridere e incuriosisce. Non è un segreto che in Vaticano si faccia largo uso dei migliori prodotti enogastronomici italiani, spesso provenienti da regioni simbolo come Toscana, Umbria o Piemonte. Ma quanto vino si consuma davvero dentro le mura del più piccolo Stato del mondo? La risposta arriva da una statistica che ha lasciato tutti, credenti e non, a bocca aperta.

Bicchieri di vino sulla botte
Bicchieri di vino sulla botte (Canva) IrpiniaPost.it

Il primato mondiale del Vaticano: un calice dopo l’altro

Secondo uno studio del California Wine Institute, il Vaticano detiene da anni un primato curioso: è il Paese dove si beve più vino pro capite al mondo. Parliamo di 74 litri a persona all’anno, che equivalgono a oltre sei litri al mese. Numeri che hanno scatenato ironia e stupore sui social, dove un utente ha commentato con leggerezza: “Tanto è tutta salute”. Ovviamente, si tratta di una statistica riguardante

Dietro il dato si nasconde però una spiegazione più articolata. L’ipotesi di un consumo legato ai riti religiosi non regge, visto che nelle messe si usa solo un sorso di vino consacrato. A pesare sul record sono piuttosto altri fattori: la popolazione vaticana, composta in prevalenza da uomini e persone mature, tende a consumarne di più; ma anche il celebre “spaccio dell’Annona”, il supermercato interno con tasse agevolate, contribuisce a gonfiare i numeri. Qui si trovano etichette prestigiose a prezzi imbattibili, un invito irresistibile per chi possiede la tessera di accesso. Eppure, anche considerando queste particolarità, il primato rimane impressionante. Nessun altro Paese raggiunge cifre simili: Andorra si ferma a 46 litri, la Croazia a 42 e l’Italia, patria del vino, non supera i 38. In fondo, tra calici, chiacchiere e sorrisi, il Vaticano sembra aver trovato un modo tutto suo per celebrare la vita… un brindisi alla salute, verrebbe da dire.