Spesa quotidiana nel caos totale | tra inflazione, sconti e offerte: dove conviene comprare ora
Carrello della spesa (Pixabay) IrpiniaPost.it
I prezzi rallentano ma non tornano ai livelli pre-crisi: la spesa degli italiani resta sotto pressione, tra offerte lampo e nuovi equilibri nei supermercati.
Dopo due anni di rincari costanti, il carrello della spesa mostra finalmente un segnale di tregua. Secondo gli ultimi dati diffusi dall’ISTAT, a ottobre 2025 i prezzi dei beni alimentari e di largo consumo sono aumentati del 2,3% su base annua, un ritmo inferiore rispetto ai picchi registrati nel biennio precedente. Tuttavia, il sollievo per i consumatori è solo parziale: la spesa media resta più alta di circa il 15% rispetto al 2021 e le famiglie continuano a cercare strategie per risparmiare.
Il rallentamento dell’inflazione è dovuto in gran parte alla stabilizzazione dei costi energetici e alla lieve riduzione dei prezzi delle materie prime agricole. Ma le differenze territoriali restano marcate, con alcune città del Nord che registrano ancora aumenti più forti su prodotti freschi e carburanti. I consumatori, nel frattempo, si orientano sempre più verso marchi del distributore e catene low cost, ridefinendo le abitudini di acquisto.
I supermercati più convenienti e le nuove tendenze di acquisto
Secondo le analisi delle associazioni dei consumatori, la competizione tra catene ha prodotto un effetto positivo sui prezzi medi. I discount consolidano la loro posizione, offrendo risparmi fino al 20% rispetto ai supermercati tradizionali. Marchi come Eurospin, Lidl e MD continuano a registrare un aumento del traffico nei punti vendita, grazie anche a una maggiore attenzione alla qualità dei prodotti italiani e alle linee bio a basso costo.
Parallelamente, i grandi gruppi della distribuzione hanno intensificato le campagne promozionali: le “settimane sconto” e i volantini digitali personalizzati, accessibili tramite app, sono diventati strumenti centrali per fidelizzare i clienti. Gli esperti notano che la frequenza d’acquisto si è ridotta, ma ogni spesa tende a essere più ragionata. Le famiglie pianificano i pasti, confrontano i prezzi online e si spostano tra più punti vendita per ottenere il miglior equilibrio tra qualità e convenienza.

Dove si risparmia davvero e cosa aspettarsi nei prossimi mesi
Tra le aree merceologiche, i cali più evidenti si registrano su pasta, farine e legumi, mentre restano alti i costi di frutta, verdura e latticini. Nei mercati rionali si osserva un ritorno alla spesa “di prossimità”, favorita dal contatto diretto con i produttori e da prezzi più stabili rispetto alla grande distribuzione. In alcune regioni del Sud, cooperative e gruppi d’acquisto locali stanno sperimentando modelli di vendita diretta che consentono di tagliare i rincari intermedi.
Gli analisti prevedono una stabilizzazione dei prezzi nel primo semestre 2026, ma senza un ritorno ai livelli pre-pandemia. Il risparmio, quindi, continuerà a dipendere dalle scelte quotidiane e dalla capacità di leggere le offerte. In questo contesto, l’educazione finanziaria dei consumatori diventa una vera forma di difesa: saper confrontare, programmare e valutare la qualità reale dei prodotti è ormai indispensabile per mantenere il bilancio familiare in equilibrio. Tra inflazione che rallenta e mercato in evoluzione, la spesa quotidiana resta un termometro concreto del potere d’acquisto degli italiani.
