La prima di Irpinia Mood, sindaci e turismo

Unirsi per valorizzare l’Irpinia. Se n’è parlato ieri alla prima dell’Irpinia Mood in Corso Vittorio Emanuele ad Avellino. La tre giorni dedicata all’enogastronomia irpina, alla musica e ai dibattiti su diversi temi. Quello principale, l’acqua.

Acqua, non solo come risorsa preziosa da tutelare, ma come elemento di valorizzazione turistica. Alla tavola rotonda, un team di esperti e professori universitari per discutere di ambiente e di come far crescere il turismo nelle aree interne dell’Irpinia, dove l’acqua è appunto elemento centrale e dove particolare attenzione è dedicata all’ambiente, “parola principale – secondo il direttore esecutivo dell’ENIT, Giovanni Bastianelli -, per cui va data grande attenzione alla sostenibilità per mostrare al turista che gli stessi abitanti tengono al loro ambiente. Se non c’è l’orgoglio dei cittadini, di mostrare le cose migliori, il turismo non potrà mai partire”. Un turismo che non deve essere legato alle infrastrutture e ai lunghi tempi che richiedono, ma che punti alla qualità. “Sul turismo delle aree interne – ha proseguito Bastianelli – meglio dell’Italia non c’è nessuno. Non bisogna pensare di campare con gli avanzi di Napoli, né sperare negli stessi flussi. In posti come l’Irpinia, dove non ci sono attrattori internazionali come nelle grandi città d’arte, la parola magica è qualità. Ed è necessario che i produttori, in Irpinia in particolare le cantine, si uniscano e le aziende comunichino tra loro. Più ce ne sono è meglio. Importante il grande spazio dell’Irpinia al Vinitaly, cosa che purtroppo non viene ripetuta qui, sul territorio. Inutile classificare per importanza altrimenti non si riesce a promuovere una destinazione completa”.

Unione dunque. La stessa sostenuta dal sindaco di Chiusano San Domenico, Carmine De Angelis che ha sottolineato l’importanza di costruire una rete di relazioni per identificare il territorio: “abbiamo grossi attrattori enogastronomici, ma le politiche di ramificazioni tra comuni sono lente e, spesso, individuali. Spingo sul concetto di Area Vasta perché l’idea di programmare le attività in modo organico fanno pensare ad un territorio che si guarda nella sua dimensione collettiva. Bisogna implementare, inoltre, i flussi finanziari, senza buttare i fondi europei in manifestazioni rapsodiche, lasciando poi le briciole agli altri. E guardare al turismo insieme, senza pensare che il nostro prodotto sia migliore di un altro”. Il primo cittadino ha detto di aver puntato molto sul turismo del benessere, “per riscoprire il territorio ad esempio attraverso lo sport, nel nostro caso, le due ruote nel Tuoro Ciclo-tour, per valorizzare il monte Tuoro, come avviene a Montevergine con il turismo religioso e come avveniva una volta per il Laceno”.

Accanto a lui, a discutere di ambiente e turismo, anche Francesco Ricciardi, sindaco di Monteverde, dove l’acqua è stato grande attrattore, anche se solo per pochi anni: “lo spettacolo dell’acqua era seguito ogni sera da 3/4000 persone – ha detto il primo cittadino -, poi le vicende burocratiche ci hanno stoppato. Ma non siamo fermi, stiamo cambiando location. Molte volte il turismo nelle zone interne offre contenuti a pioggia, mentre andrebbe fatto in maniera continuativa, utilizzando magari i bandi regionali, per proporre un’offerta di qualità a chi in questo momento preferisce le zone interne alle grandi città”.

E di aggregazione ha parlato anche Antonio Ciampaglia, direttore generale per le Politiche Culturali e il Turismo della Regione Campania, per il quale “bisogna far crescere il protagonismo dal basso facendo rete, e creando una sinergia tra pubblico e privato. Attraverso il contributo pubblico soprattutto per progetti continuativi. In questo momento grande domanda, soprattutto per il turismo esperienziale. Stiamo preparando una guida enogastronomica sulle aree interne, con l’intenzione di portare i grandi acquirenti sul territorio”.

Fondamentale anche l’apporto accademico. Hanno parlato anche alcuni docenti e ricercatori dell’Università degli Studi del Sannio, Antonella Garofano, Angela Cresta e Alessio Valente. Oltre che diverse esperienze irpine, come Giuseppe Petruzzo, progettista ecomuseale, gli imprenditori Michele Lucarelli e Daniele Del Polito e, insieme ai due sindaci, Donato Gasparro, consigliere delegato del comune di Senerchia.

Sabina Lancio

Ha da poco conseguito la laurea magistrale in Teoria dei linguaggi e della comunicazione audiovisiva all'Università degli studi di Salerno. Le piace scrivere e, in generale, lavorare nel mondo della comunicazione, conoscere nuove persone e intraprendere nuovi percorsi.

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